Guai giudiziari per Ferrero: sequestrati appartamento e conti bancari
La stampa italiana torna a parlare di presunte beghe finanziarie per Massimo Ferrero. L’istrionico presidente della Sampdoria, stando a quanto scritto quest’oggi da ‘Il Corriere della Sera’ nella sua edizione odierna, avrebbe visto sequestrare i propri conti correnti bancari ed il suo appartamento ai Parioli dalla Procura di Roma, per un valore globale dall’ammontare di circa un milione e 200mila euro. L’accusa nei confronti di Ferrero è di aver attuato dei lavori di ristrutturazione della sua casa nonostante l’esplicito divieto a procedere, ed il prossimo 18 novembre è attesa la sentenza.
I FATTI – A Ferrero viene contestato nella fattispecie di aver violato l’ordine di sospensione dei lavori imposto da un decreto giunto direttamente dal Comune di Roma il 20 maggio 2011, provvedimento violato dalla demolizione dei tramezzi, dallo smantellamento della vecchia pavimentazione della casa e dall’abbattimento di un locale adibito a sauna. Tutto questo avrebbe fatto scattare la denuncia da parte dei condomini del palazzo, i quali si sono costituiti parte civile nel processo che vede Ferrero dalla parte dell’imputato.
PIOVE SUL BAGNATO – Ferrero è anche indagato per omessi versamenti per un valore complessivo di 200mila euro per attività legate alla società ‘Blu Cinematografica’ oltre ad una contestata evasione all’Ires pe un milione e 176mila euro, secondo quanto sostenuto dal pm Mario Palazzi, il quale accusa ‘il Viperetta’ di dichiarazione infedele. Da qui la disposizione dell’altro pm Antonino Di Maio a chiedere ed ottenere il sequestro dei conti bancari e della proprietà immobile di Ferrero oggetto della contestazione.
I DUBBI PASSATI – Nei mesi scorsi il presidente della Sampdoria era finito nell’occhio del ciclone per una inchiesta giornalistica che ne mise in dubbio la reale solidità economica garantita al club di Corte Lambruschini, descrivendo nel dettaglio alcuni aspetti che avevano portato Ferrero ad acquisire il sodalizio blucerchiato dalla famiglia Garrone e l’impegno economico dei vecchi soci nel sostenere le spese della Samp.