Ben Arfa, non è mai troppo tardi

Ben Arfa, non è mai troppo tardi

Ben Arfa

Hatem Ben Arfa non ha mai mantenuto le promesse di inizio carriera. Al Nizza, però, potrebbe davvero rilanciarsi dopo anni di assurdo anonimato calcistico.

A 28 anni si è ancora in tempo per fare un sacco di cose nella vita: i 30 fanno paura ma la gioventù è ancora lì, presente, che non molla un centimetro, che ostacola noia, routine, sedentarietà e rughe. Nel calcio apparentemente a 28 anni sei già vecchio, e sono davvero poche le possibilità per dimostrare al mondo che si sbaglia. Una possibilità però era quello che serviva per rilanciarsi ad Hatem Ben Arfa, talento francese esploso ed imploso con troppa facilità. Un talento che, per fortuna, pare aver ritrovato la strada maestra.

Ben Arfa ha sempre avuto tutto per sfondare: dribbling ubriacante, mancino delizioso, classe e giocate da dispensare. Ma, come tantissimi altri prima di lui, la testa ed il fisico non hanno sorretto questo clamoroso peso, un mondo che nemmeno il miglior Atlante avrebbe potuto reggere: fantascientifico con Lione e Marsiglia, Ben Arfa si perde totalmente una volta arrivato in Premier League, precisamente al Newcastle. Un gravissimo infortunio, ovvero la rottura di tibia e perone, lo tiene via dai campi da gioco per troppo tempo. Quando ritorna, però, Ben Arfa sembra aver svanito coscienza dei propri mezzi e magia. Il carattere impulsivo, d’altronde, è sempre stato un suo nemico: furono frequenti a Marsiglia i litigi con Deschamps ed in generale il suo spirito da Peter Pan gli ha creato non pochi problemi. Dopo aver perso il calcio che conta e la Nazionale francese, Ben Arfa boccheggia persino all’Hull City. E’ arrivato il momento di riprendere la strada verso casa. Così, a maggio (e non a gennaio perché non si possono cambiare tre squadre in una stagione) Ben Arfa torna in Ligue 1, accasandosi al Nizza.

“E’ una scommessa, per noi e per lui. Non lo consideriamo come un Messia ma come un elemento che integrerà il nostro collettivo. Per lui sarà complicato tornare in campo dopo un periodo senza giocare, ma ha talento e faremo di tutto affinché possa esprimersi al meglio”. Le parole del Presidente del club, Jean-Pierre Rivere, apparivano come quelle di un maestro pronto a bacchettare un allievo intelligente ma poco applicato. Un allievo che però si sta comportando alla grandissima: nella squadra contro la quale aveva esordito in Ligue 1 Ben Arfa è in questo momento il capocannoniere del campionato insieme a Cavani, con 6 reti, a furia di doppiette come quelle contro Saint-Etienne e Bordeaux. Un calciatore che sembra rinato e finalmente a suo agio con talento e mentalità. E poco importa se la vecchiaia calcistica si avvicina: a 28 anni, anche col pallone tra i piedi, si può dare ancora tanto. Forse ci sarà un calo di rendimento, quasi sicuramente non sarà lui a vincere la classifica marcatori in un campionato dominato dai vari Ibra, Cavani e Di Maria. Ma Ben Arfa ha imparato per sé stesso, e sta insegnando ad altri, che nel calcio come nella vita non è mai troppo tardi per rinascere e ricominciare da zero.