Branchini spiega il mercato Juventus “Vidal fatto da tempo. Gotze? Doveva…”
BRANCHINI SU CALCIOMERCATO Queste le parole di Giovanni Branchi a calciomercato.com “L’operazione Vidal? In realtà, la loro esigenza era di prendere prima un esterno e allora abbiamo chiuso l’operazione Douglas Costa, con lo Shakhtar che è un club molto perbene ma con pratiche e tempistiche diverse da quelle generali. Da quel momento in poi, l’obiettivo si è spostato su Vidal: ho cercato di assecondare le loro idee, a quel punto a fari spenti abbiamo definito l’affare quando la Juve ha dato il via libera”.
Su Douglas Costa “Il Bayern Monaco ci ha pensato a lungo e alla fine quando il terreno era pronto si è conclusa l’operazione, che ritengo ottima: quel tipo di giocatore può arrivare ad avere costi assurdi, Costa invece ha avuto un valore tutto sommato accettabile. Ma non c’è mai stato alcun club italiano particolarmente concreto su di lui” sempre sul Bayern “Il Bayern voleva Vidal da tempo: lo hanno sempre apprezzato. Quando la Juventus lo ha preso, c’era dietro il Bayern che premeva ma è finito in Italia per una strategia del Bayer Leverkusen. Vidal non avrebbe mai chiesto in modo prepotente la cessione, al tempo stesso però ha fatto chiaramente capire che sarebbe stato felice di andare a misurarsi in un altro top club come il Bayern Monaco. Questa è stata un’operazione figlia del buon senso“.
Sulla Juventus “Un rinnovamento così grande può portare dei rischi, tra cui una lentezza nell’ingranare. Ma ormai la logica del giornalismo segue spesso la valutazione “sempre” positiva per chi vince e”comunque” negativa per chi perde, senza andare oltre. Basterebbe un po’ di equilibrio. Per esempio chiediamo i giovani nel calcio italiano, poi applaudiamo l’arrivo di “un vecchio pirata” come Felipe Melo” all’estero “Il vero problema è che oggi un Sunderland o un Aston Villa possono spendere come Milan o Juventus, visti gli incassi dai diritti TV. Serve programmazione, cosa rara da noi”.
Il rischio Dybala “La Juventus ha pagato tanto Dybala, ad esempio; ma è un rischio comprensibile, se fosse andato in un club “medio” tipo il Valencia , per fare un esempio,dopo un anno il prezzo di Dybala sarebbe stato non più di 30/35 milioni ma di 70/80. E lo avrebbe comprato un club inglese. Alla Juventus non sono impazziti tutti: c’è stato un ciclo, ci sono state delle opportunità e adesso si deve ripartire piazzando i tasselli giusti. Così si può seguire la strada di un calcio sano, senza pagliacci o disastri come alcuni fallimenti di questi anni”.
Su Coman “Era un discorso che veniva da lontano, il giocatore era molto considerato dal Bayern e aveva qualche dubbio sul modulo adottato dalla Juventus essendo fondamentalmente un esterno offensivo. Si vedeva quindi in una situazione più congeniale al Bayern; la Juventus anche per volontà di Coman ha deciso di cederlo” sul mancato arrivo di Gotze “Gotze gioca in una squadra importante, ha un contratto importantissimo a Monaco, è tutta da dimostrare la sua volontà di andar via, tutt’altro che scontata. Anche perché fondamentalmente, il Bayern Monaco non andrà mai da Gotze ad annunciare al ragazzo di voler mandarlo via. Quindi sarà sempre il giocatore a chiedere di cambiare aria, come hanno fatto Tévez o Pirlo ricevendo in cambio la risposta civile, seria e corretta della Juventus”.
Capitolo Mandzukic “Da tempo la Juventus aveva espresso il suo interesse per Mandzukic per una serie di valutazioni tattiche e caratteriali. Il progetto bianconero ha convinto il giocatore più di tutto. Il croato ha fatto un girone d’andata stratosferico all’Atlético, poi ha avuto un problema fisico lui e qualcosa non è andato anche per la squadra. Lo ha frenato il calcio più contropiedistico, di ripartenze, del Cholo Simeone che comunque è stato un gran tifoso di Mandzukic e non lo avrebbe mai mandato via. Mario ha deciso di cambiare anche perché l’Atlético aveva altre esigenze tecniche in attacco. E la Juve è stata la destinazione più gradita” poi sull’addio di Ogbonna “E’ sempre stato nel mirino di club inglesi. Quest’anno lo hanno cercato tre società, pronte a pagare quanto dovuto: Angelo ha preferito il West Ham, ma avrebbe potuto scegliere altri club”.
Stefano Mastini Follow @StefanoMastini1