La Sampdoria di Montella: possesso palla e Soriano protagonista
Vincenzo Montella lontano dal campo da gioco e da una panchina rappresentava uno strano paradosso per la nuova e avvincente serie A. Proprio mentre la “sua” Fiorentina guarda tutti dall’alto in basso con il nuovo corso Paulo Sousa, arguto e preparato a raccogliere i frutti seminati dal partenopeo, l’aeroplanino si rilancia nella mischia a Genova, sulla panchina della Sampdoria. Dopo aver risolto la questione legata al contratto con la Viola, già da domani Montella sarà a Bogliasco per dirigere il suo primo allenamento da allenatore doriano. Un doppio ritorno quindi per l’ex bomber di Pomigliano d’Arco, dopo aver vestito la maglia blucerchiata da calciatore per 116 volte e messo a segno 66 gol.
LE BASI DI MONTELLA – Scegliere uno come Vicenzo Montella vuol dire innanzitutto fare calcio, proporre, cercare su ogni campo e di fronte a qualsiasi avversario di imporre il proprio gioco. Che sia difesa a 3 o 4 l’azione parte sempre dai centrali di difesa che a turno si allargano sull’esterno per ricevere palla. Avere il pallino del gioco è priorità assoluta e davanti ci si arriva tramite il fraseggio. Davanti la fantasia e la rapidità è largamente preferita alla forza fisica e le punte devono essere brave, oltre che a finalizzare, nel saltare l’uomo e a favorire l’inserimento dei centrocampisti che si buttano dentro senza palla. Fondamentali i calci da fermo, vera arma segreta del gioco di Vincenzo Montella. Nell’ultima stagione alla Fiorentina i gol arrivati da calci d’angolo e punizioni hanno inciso per oltre il 40% delle realizzazioni totali.
LA NUOVA SAMP – Il modulo di partenza, quello che leggeremo sui giornali e sulle distinte pre-partita, dovrebbe essere il 3-5-2 ma con Montella sappiamo benissimo che i moduli e gli uomini possono variare di settimana in settimana finanche a partita in corso. Viviano tra i pali non è assolutamente in discussione, visto che Montella l’ha già avuto alla Fiorentina e sa bene come vuole l’uscita della palla. La linea difensiva vedrà da destra Silvestre, Moisander e Zukanovic, tutti e tre molto bravi con la palla tra i piedi. In particolare sarà fondamentale il ruolo del finlandese ex Ajax che, alla Gonzalo Rodriguez, potrebbe diventare il primo vero regista della squadra. Barreto sarà il centrocampista più arretrato, abile sia a costruire gioco ma soprattutto in fase di pressing e di recupero del pallone, altra prerogativa per il gioco di Montella. Fernando e Soriano giocheranno più avanzati e potranno sfruttare la loro abilità negli inserimenti senza palla. Grande attenzione sarà rivolta proprio al centrocampista della Nazionale, che con uno come Montella molto bravo nel lavoro con i centrocampisti potrebbe compiere il definitivo salto di qualità. Sulle corsie laterali Lorenzo De Silvestri presidierà la fascia destra dopo aver risolto i problemi fisici, mentre a sinistra sarà dualismo tra Regini e Mesbah. Le necessità e la sfortuna in questione di infortuni ha costretto spesso Montella a rinunciare a punte di ruolo, fino all’utilizzo del ‘Falso Nueve’. Con Muriel e Eder, capocannoniere del campionato in corso, quest’eventualità è da escludere.
Sampdoria (3-5-2): Viviano; Moisander, Silvestre, Zukanovic; De Silvestri, Barreto, Fernando, Soriano, Mesbah; Muriel, Eder. Allenatore: Vicenzo Montella