A tutto Adani: “Il blocco Juve il migliore in Italia, in tv è vietato bluffare”

A tutto Adani: “Il blocco Juve il migliore in Italia, in tv è vietato bluffare”

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Venerdì sera la nostra Nazionale ha dovuto piegarsi nel finale al Belgio di Marc Wilmots, squadra da poche settimane in testa al ranking Fifa. Un divario apparso molto meno evidente di ciò che ci si poteva aspettare per circa 65’, più marcato nei restanti minuti di gara, in cui gli azzurri di Antonio Conte hanno pagato a caro prezzo due disattenzioni difensive. Bonucci e Chiellini, i due centrali impiegati a Bruxelles, dimostrano certamente un’intesa perfetta dopo i tanti anni da compagni di squadra anche nella Juventus ma pagano dazio quando vengono schierati in una difesa a quattro, come quella dell’Italia.

Dopo il 3-1 subito, molti tifosi e addetti ai lavori, si sono chiesti se davvero la coppia bianconera rappresenti al momento la migliore in Italia, o se è il caso di puntare su altri giocatori e cercare valide alternative. Sulla questione è intervenuto Daniele Adani, ex difensore, oggi tra i più apprezzati e preparati commentatori televisivi. “Non c’è nessuno meglio di Bonucci, Chiellini e Barzagli- ha detto il quarantunenne correggese in un’intervista al Corriere della Sera-  che vanno a integrarsi con Buffon. La verità è che, qualche volta, staccano la spina. Dopo aver giocato e vinto tanto hanno calato un po’ l’attenzione, ci può stare. Chiellini, per esempio, nell’ultimo anno troppo spesso perde la marcatura, regala corner, fa la scelta sbagliata. Ma dietro a loro c’è poco. Rugani non gioca mai, Romagnoli ha stentato ad ambientarsi al Milan e Ranocchia non è titolare nell’Inter. All’Europeo bisogna andare con questi”.

Parere autorevole quello dell’ex difensore, tra le altre, di Inter, Fiorentina, Empoli e Ascoli, che, presente alla conferenza stampa di presentazione del progetto “CHI E’ CHI del Calcio e dello Sport italiano”, ha parlato del suo nuovo lavoro di giornalista e telecronista a Sky Sport, per il quale un anno fa aveva rinunciato alla corte di Roberto Mancini che l’avrebbe voluto come suo vice all’Inter. “Noi giornalisti abbiamo un ruolo fondamentale, essendo in mezzo tra chi gioca e chi ascolta. In questo lavoro mi piace fare chiarezza e lo faccio con passione. Per il calcio ho un amore profondo. Giocare o aver giocato a calcio ad alti livelli non basta più, bisogna andare oltre; cerco di essere più cose allo stesso tempo, cerco di essere giornalista, allenatore ed ex giocatore. In questo la preparazione è fondamentale, non si può fingere o bluffare, la gente a casa ti vede e ti riconosce per quello che dici e per quello che sei: più sei naturale, più a casa percepiscono chi sei”.