Dal calcetto in Brasile ai gol d’autore in Friuli: Caio De Cenco vuole la Serie B

Sette gol in 11 partite e classifica marcatori del Girone A di Lega Pro guidata in solitaria. Lo straordinario momento di Caio De Cenco, punta del Pordenone, è sintetizzato dai numeri, netti e implacabili, che fanno del centravanti brasiliano una delle più sorprendenti note liete dell’intera terza divisione nazionale. Numeri, dicevamo, che osservati nel dettaglio destano stupore, considerando il rendimento passato (positivo ma mai così esaltante) dell’atleta verdeoro proveniente dal calcio a 5.
DAL FUTSAL ALL’ITALIA- Sì perché per De Cenco, nato a San Paolo il 5 maggio di 26 anni fa, sino ai 15 anni il pallone significa “futsal”. Poi, nel 2005, un procuratore lo porta al Boca San Lazzaro, club di Bologna dove resta quattro mesi prima di tornare a San Paolo in attesa di ottenere il passaporto italiano (grazie ai suoi nonni padovani). Regolarizzata la propria posizione, nel 2007 l’attaccante fa ritorno al Boca per gli ultimi mesi della serie D 2007-2008 ma non gioca. Nel 2008-2009 disputa il primo campionato e arrivano subito gol pesanti (14 in 34 gare con la maglia del Boca Pietri) che valgono la chiamata del Cesena con cui il ragazzo firma un triennale. Il club romagnolo lo gira in prestito per due anni al Bellaria in C2 dove con 9 gol in 53 presenze vive gli ultimi momenti di vera gloria prima di una serie di annate non proprio da incorniciare, contrassegnate dai continui cambi di casacca. Nel 2012/13 ha la prima chance in Prima Divisione, in prestito alla Reggiana, ma dopo 9 partite senza reti a gennaio passa al Monza (Seconda Divisione) in cui disputa un buon girone di ritorno condito da 6 gol in 19 incontri. Nell’estate 2013 riparte ancora dalla Prima venendo acquistato dal Pavia (con cui ha tuttora un contratto sino al 2017), ma nonostante quattro marcature in 13 gare la società lo manda in prestito nella seconda parte di stagione ancora a Monza, in Seconda (3 reti in 10 giornate). Si arriva all’anno scorso e alla Lega Pro unica, cominciata con la casacca della Spal (14 partite, 0 gol) e terminata al Pontedera, dove arrivano 4 gol in 16 partite.
EXPLOIT- Quattro mesi fa l’ennesimo prestito, stavolta al Pordenone, in cui esplode andando in rete con una costanza inattesa dai più. Gol pesanti (decisivi per la conquista di ben 8 dei 16 punti dei “ramarri”) e spesso bellissimi, come il tiro a giro nella tripletta (la prima in carriera) al Bassano o la rovesciata al Sudtirol di 12 giorni prima.
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Reti che rendono l’undici di Bruno Tedino una delle squadre più sorprendenti dell’intera terza serie (una sola sconfitta sin qui) e che fanno sognare l’intera tifoseria neroverde, mai così fiduciosa di poter vedere la propria squadra in lotta per un posto al sole. “Ho sempre fatto un passo alla volta. Ora voglio la Serie B, ottenerla col Pordenone sarebbe il massimo“, ha dichiarato De Cenco al Messaggero Veneto. Idee chiare per un ariete d’area che sembra finalmente aver imboccato la strada giusta, quella che porta dritto in cadetteria. Già dal prossimo anno?