Ecuador primo in classifica, “La Tri” non soffre di vertigini
Non solo qualificazioni ad Euro2016. Nelle ultime settimane, a tenere banco durante la sosta per le nazionali sono state anche e soprattutto le prime gare di qualificazione ai mondiali di Russia2018, in particolare quelle del Conmebol, la confederazione continentale del Sudamerica.
Dopo 4 partite a guidare il gruppo non ci sono Brasile o Argentina, nè tantomeno l’Uruguay o il Cile fresco vincitore della Copa America, bensì il sorprendente Ecuador di Gustavo Quinteros.
L’allenatore boliviano si è seduto sulla panchina della Tri lo scorso gennaio, guidando la squadra nella poco fortunata spedizione in Cile in estate e soprattutto facendola letteralmente volare in questo avvio di qualificazioni ai prossimi mondiali.
La scelta di Gustavo Quinteros quale c.t dell’Ecuador è stata ben ponderata: Quinteros ha grande conoscenza del calcio sudamericano, avendo diviso la sua carriera da giocatore tra Bolivia e Argentina, vincendo anche una Primera Division nel 1995 con la maglia del San Lorenzo, club con il quale ha iniziato il suo percorso da allenatore nel 2003, prima di tornare in patria a fare incetta di trofei tra Blooming, Bolivar e Oriente Petrolero. Nel biennio 2010-2012 l’esperienza sulla panchina della nazionale boliviana, poi il passaggio dalle alture della Bolivia a quelle dell’Ecuador, dove alla guida dell’Emelec centra lo storico obiettivo di vincere due campionati consecutivi, come mai nessuno nella storia dei Millonarios.
Non uno sprovveduto dunque, ma un tecnico esperto e capace che può contare su un gruppo composto da giocatori all’apice della propria carriera e da giovani in rampa di lancio. Tra i giocatori che hanno tratto maggior beneficio dall’arrivo di Quinteros c’è sicuramente l’eterna promessa Felipe Caicedo, punta dell’Espanyol tornato in Europa lo scorso anno dopo una fugace esperienza con la maglia dell’Al-Jazira e ad un passo dall’entrare nella storia delle qualificazioni sudamericane. L’ex attaccante di Basilea e Manchester City infatti, segnando il gol del 3-0 al Venezuela ha agganciato il cileno Jorge Aravena quale unico giocatore capace di segnare per 5 gare di qualificazione consecutive, lasciandosi alle spalle bomber del calibro di Crespo e Falcao e soprattutto conquistandosi la possibilità, il prossimo giugno contro il Paraguay, di salire a quota 6 e conquistare questo primato in solitaria. Non è tutto: con la rete al Venezuela Caicedo ha raggiunto un altro cileno, Humberto Suazo, a quota 4 partite consecutive a segno fuori casa.
Già, fuori casa. Storicamente nazionali come Boliva ed Ecuador costruiscono le proprie fortune in casa, dove giocano ad altitudini che spesso mettono in grande difficoltà gli avversari. Non è un caso che l’Ecuador giochi tutte le gare interne allo stadio Olimpico Atahualpa di Quito, situato a 2850 metri sul livello del mare, ma tra le prove del grande lavoro svolto finora da Quinteros c’è il calendario di queste qualificazioni: le 4 vittorie in altrettante partite sono equamente divise tra dentro e fuori casa e soprattutto i due successi esterni sono arrivati sui campi di una big come l’Argentina e del Venezuela, che l’Ecuador non batteva a domicilio da 15 anni. Gli stessi anni passati dall’ultima volta che una nazionale sudamericana cominciò il percorso di qualificazione con 4 vittorie consecutive, e ovviamente per l’Ecuador è la prima partenza sprint della propria storia. Del resto Quinteros è abituato a stupire e a ritoccare le statistiche, c’è da scommettre che la Tri continuerà a volare. Dopotutto in Ecuador l’altitudine non è mai stata un problema.