Ibrahimovic nella leggenda: lo svedese come Muller e Puskas
“Volevano farmi ritirare, e invece sono stato io a mandare in pensione tutto il loro Paese”. Mai banale Zlatan Ibrahimovic, tanto in campo quanto fuori. Con queste parole – e con 3 gol in 2 partite – il fuoriclasse svedese ha soffocato le velleità di qualificazione della Danimarca, vittima dei gialloblu ai playoff che garantivano l’accesso, seppur dalla porta di servizio, ai prossimi Europei di Francia 2016.
Si tratta del quarto europeo consecutivo per Ibra, che soltanto un anno e pochi mesi fa smoccolava sul divano di casa assistendo al mondiale brasiliano cui la sua Svezia non è riuscita a partecipare, fermata questa volta ai playoff dal Portogallo di Cristiano Ronaldo in una doppia sfida che esaltò le immense qualità dei due fenomeni e capitani.
Le tre reti di Ibrahimovic alla Danimarca non solo sono valse alla Svezia la qualificazione, ma hanno anche introdotto il gigante di Malmö in una ristretta cerchia di giocatori europei capaci di segnare oltre 60 reti con la maglia della propria nazionale.
Ibra, per la precisione, è il sesto membro di questo “circolo”, cui appartengono già campioni dell’era moderna come Robbie Keane e Miroslav Klose, ma anche autentiche leggende del calcio europeo e mondiale come Gerd Muller, Sandor Kocsis e Ferenc Puskas.
Tutti obiettivi, chi più e chi meno, alla portata di Re Zlatan, che nonostante abbia appena compiuto 34 anni sembra lontano dal voler appendere gli scarpini al chiodo. Ma andiamo con ordine, la classifica al momento è questa:
MIGLIORI MARCATORI EUROPEI CON LA MAGLIA DELLA PROPRIA NAZIONALE
- Ferec Puskas (Ung) 85 reti in 84 presenze (media di 1.01 reti a partita)
- Sandor Kocsis (Ung) 75 reti in 68 presenze (media di 1.1 reti a partita)
- Miroslav Klose (Ger) 71 reti in 137 presenze (media di 0.52 reti a partita)
- Gerd Muller (Ger) 68 reti in 62 presenze (media di 1.1 reti a partita)
- Robbie Keane (Irl) 67 reti in 143 presenze (media di 0.47 reti a partita)
- Zlatan Ibrahimovic (Sve) 62 reti in 111 presenze (media di 0.56 reti a partita)
Difficile prevedere quale sarà il futuro di Ibrahimovic al termine dei prossimi Europei, ma qualora decidesse di imbarcarsi nella corsa ai mondiali di Russia 2018 l’attaccante del Psg avrebbe a disposizione ancora un paio d’anni buoni per dare l’assalto quantomeno al podio di questa speciale graduatoria, guidata dai due leggendari bomber della grande Ungheria degli anni ’50.