Largo ai giovani, sono loro il volto nuovo della serie A

Largo ai giovani, sono loro il volto nuovo della serie A

diawara

Sulla serie A tira un vento nuovo, fresco, giovanile e quasi sconosciuto visto l’andazzo degli ultimi anni. Per scelta o necessità, molti dei club del nostro campionato stanno puntando sui loro giovani (non necessariamente italiani), lanciandoli in prima squadra senza guardare la carta d’identità.

A confermarlo, un interessante dato che vede, nella speciale classifica dei 10 calciatori più giovani ad aver giocato fino ad ora nei cinque tornei europei più importanti, la presenza di ben quattro ragazzi che militano in Italia. A guidare la truppa di ragazzini terribili è infatti proprio Gianluigi Donnarumma, promosso da Sinisa Mihajlovic al ruolo di titolare della porta del Milan; quattro partite e solo due reti subite, il gigante di Castellamare di Stabia è il simbolo del nuovo corso, in cui il talento vince su tutto il resto, anche sull’inesperienza. Più giovane di tre mesi rispetto a Reece Oxford, talento del West Ham protagonista di un esordio da urlo all’Emirates Stadium nel primo turno della Premier League.

Al terzo posto, un’altra vecchia conoscenza della Serie A, Hachim Mastour che l’esordio l’aveva più volte sfiorato con il Milan di Inzaghi, trovando spazio e considerazione soltanto una volta emigrato in Spagna nel Malaga. Quinto, un altro giovanissimo pescato all’estero dagli osservatori della Sampdoria, il portoghese Pedro Pereira, classe ’98, lanciato da Walter Zenga nel corso di queste prime dodici giornate; terzino destro di spinta e personalità, ha accumulato finora 7 presenze, condite dall’assist a Muriel nel match con l’Inter capolista. Centrocampista tutto fosforo e geometrie, Assane Dioussè, senegalese classe ’97, è il perno centrale dell’Empoli di Marco Gianpaolo che a lui non rinuncia mai; non è un caso che tutte le grandi squadre, Juventus in primis, abbiano già messo gli occhi su colui che ha raccolto la pesante eredità di Mirko Valdifiori. La storia di Amadou Diawara, nato in Guinea nel luglio del 1997 e nono della top ten, aveva già attirato l’attenzione degli addetti ai lavori; dopo le 14 presenze lo scorso anno con il San Marino in Lega Pro, è tra i giocatori sempre impiegati nel Bologna di Roberto Donadoni.

Dati e numeri che confermano l’inversione di tendenza in atto, nella speranza che tra i nomi dei tanti giovanissimi ad aver assaporato l’esordio in prima squadra, ci siano presto anche calciatori italiani.