Ausilio: “Berardi è interista ma il suo futuro è già segnato. Candreva? Con Lotito è impossibile trattare”

Dario Marotta
19/11/2015

Ausilio: “Berardi è interista ma il suo futuro è già segnato. Candreva? Con Lotito è impossibile trattare”

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Scudetto, Lavezzi, Pirlo e non solo. Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, svela il mondo nerazzurro attraverso i microfoni di gazzetta tv:

Pirlo-Inter: l’affare si farà?

“Non si può discutere come calciatore, però è vero che dobbiamo essere realisti e far fronte alla situazione dell’Inter. Un giocatore come Pirlo è un giocatore unico che nessuno ha in Europa, ma il nostro centrocampo può essere già a posto così con elementi di esperienza e giovani, di quantità e qualità”.

Più probabile un suo ritorno alla Juve?

“Marotta ha detto che non torna, quindi ha ragione… Se gli conviene tornare per Euro 2016 non lo so, è una discussione tra lui e Conte. Certo la pausa della Mls può dare problemi ma le sue qualità lo rendono capace di recuperare in fretta”.

La cessione di Kovacic si è rivelata un affare?

“Io non me ne sarei mai privato, è un’amarezza per me cedere giovani così. Ma di fronte a certe offerte non potevo dire no”.

A gennaio interverrete sul mercato?

“Io pensavo di aver fatto un buon lavoro, a gennaio non credo si debba fare chissà cosa. Una squadra in vetta può andare avanti fino a giugno… Pensiamo di dare una chance a quei ragazzi che hanno giocato meno e trovare loro una sistemazione per farli giocare. A gennaio faremo valutazioni ulteriori, se servisse qualcosa troveremo le idee giuste. Erick Thohir ci darà il sostegno, tenendo presente le uscite e l’occhio della Uefa: vorremmo fare cose diverse, ma c’è quest’accordo da rispettare e quindi serve cedere”.

Su Candreva

“E’ forte.  Io imparo abbastanza in fretta, e so che ci sono presidenti che non ti fanno avvicinare a certi giocatori. E con la Lazio è meglio lasciare certi giocatori nei sogni. Non so se lascerà la Lazio, noi siamo concentrati sul nostro organico. E’ importante, nel giro della Nazionale. Quando era alla Ternana ci fu l’opportunità di prenderlo vista la situazione contrattuale un po’ particolare ma preferimmo lasciare perdere”.

Più semplice arrivare a Berardi?

“La sua situazione è abbastanza definita. So che mi piace e che è parecchio interista, ma il suo futuro è già abbastanza orientato”.

E Lavezzi?

“Con il suo agente ho parlato quest’estate, il tentativo è stato fatto a inizio agosto perché cercavamo l’esterno che poi sarebbe stato Adem Ljajic. Ma si capì subito che le possibilità erano poche, lui voleva rimanere al Psg. Poi ha dei costi parecchio importanti, pur non discutendolo”.

Mancini meglio di Mazzarri?

“Mazzarri è un bravissimo allenatore, ma nell’ultimo periodo all’Inter erano subentrate difficoltà ambientali: si era rotto qualcosa con l’ambiente Inter in generale, le ultime settimane erano diventate difficili e si faceva fatica a preparare le partite al di là dell’avversario”.

Sensi può diventare il regista del futuro?

“Sicuramente Sensi è interessante, non so se sia il nuovo Marco Verratti ma tecnicamente lo trovo diverso”.

Ranocchia è in vendita?

“Con lui non abbiamo affrontato questa situazione, per le qualità che ha è ovvio che abbia l’ambizione di giocare sempre. Ma noi siamo l’Inter e l’Inter deve avere tanti bravi calciatori e noi li abbiamo. Se poi gioca Miranda o Murillo e non lui o Juan, caschi sempre bene perché sono tutti bravi. Se qualcuno vuole andare via siamo a disposizione, ma con lui non abbiamo mai parlato: è felice qui e pensa di riprendersi una maglia da titolare”.

Montoya tornerà al Barcellona?

“E’ in prestito, dovremmo discutere con l’agente e col Barcellona. Il suo rinnovo è legato a presenze che non ha fatto”.

Il colpo più complicato?

“Direi Ivan Perisic; Geoffrey Kondogbia è stato un affare di tre giorni, per il croato è stata una maratona che poteva non finire mai perché i tedeschi sono davvero tosti. Poi le cose si sono sviluppate bene per noi. Ostacolo alla Juve per Julian Draxler? Alla fine ho capito che Perisic si sia sbloccato quando il Wolfsburg è stato certo di prendere Draxler, questa è stata la mia sensazione”.

Chiamano e offrono 35 milioni per Icardi, cosa fa Ausilio?

“Chiudo il telefono”.

Handanovic rinnova?

“Handanovic, ormai siamo ai dettagli. Poi Nagatomo ha possibilità di rimanere, Guarin non è in scadenza e lo affronteremo, c’è possibilità di rinnovo anche per Palacio”.

Crede allo scudetto?

“Se sei allenatore o ds devi crederci, lavori per questo. Poi c’è una realtà da cui non puoi scappare con società e squadre che hanno iniziato prima il loro progetto e lavorano da tempo con una squadra costruita per vincere. Roma, Napoli e Juve sono più avanti, poi Inter e Fiorentina che hanno voglia di continuare così”.