Khedira: “Da un anno non mi divertivo più. E’ tornato il mio amore per il calcio”

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Sami Khedira, centrocampista tedesco classe 1987 è stato il primo tassello estivo della nuova Juventus 2015/16 abile a strapparlo in anticipo alla concorrenza portandolo a casa a parametro zero. Il mediano proveniente dal Real Madrid nelle ultime due stagioni è stato martoriato da una lunga serie di acciacchi fisici che lo hanno spesso costretto ai box anche per lunghi periodi facendogli di fatto quasi saltare le ultime annate in blanco. La storia si è ripetuta però questa estate anche in maglia bianconera, con il KO in amichevole contro il Marsiglia che lo ha costretto in infermeria per circa due mesi, mettendone in dubbio addirittura la bontà dell’acquisto. Dal suo rientro però la Juventus ha ritrovato una buona solidità in mediana e le prestazioni dello stesso Khedira sono in ascesa. Il centrocampista tedesco, che ha anche riconquistato la convocazione in nazionale, ha rilasciato un’intervista al teutonico Kicker, partendo dal suo periodo buio degli ultimi anni: “Grazie alla Juventus è tornato il mio amore per il calcio. Da più di un anno non potevo godere della gioia del pallone, ma sapevo quale fosse la strada giusta per ritornare e non volevo abbandonarla “.

LA DIETA – Khedira prosegue poi così: “La mia dieta è cambiata completamente. Ci sono principalmente insalata, verdure, pesce e carne. Scopo? Mettere di nuovo il calcio al centro di tutto. Ci sono tante cose belle nella mia vita, ma il mio più grande amore è per il calcio. Sto cercando di nuovo di vivere al cento per cento sul calcio, nella quotidianità di sportivo e nel privato, concentrandomi al massimo. Da un anno non mi divertivo più, adesso lo farò di nuovo”.

SACRIFICI – Il mediano juventino chiude con i sacrifici che sta facendo per tornare ad alti livelli: “Per il calcio sono pronto a rinunciare a molte cose della vita. Mi sento in forma, sento un buon feeling e sto riconquistando la fiducia nel mio corpo. Mi rendo conto di poter giocare ogni tre giorni per 90 minuti. Detto questo, sono ancora lontano da dove voglio arrivare, ma la strada è tracciata per tornare dove ero prima. I cambiamenti fatti in estate, anche nella vita quotidiana, stanno pagando. Lavoro molto più intensamente con il mio fisioterapista. Ho il mio preparatore atletico personale, che avevo già con me dopo la mia rottura del legamento crociato. E’ tornato a lavorare ogni giorno per diverse ore sul mio corpo, uno spettacolo per il quale sono pronto a sacrifici…”