El Clasico perde pezzi: dopo 16 anni niente più Xavi e Casillas

El Clasico perde pezzi: dopo 16 anni niente più Xavi e Casillas

Xavi Casillas

Quello di domani sarà il primo Clasico dopo 16 anni a non avere tra i protagonisti Xavi e Casillas: senza dubbio due grandi perdite per il match più atteso dell’anno.

 

La magia del Clasico, la partita più importante del mondo, non ha bisogno di essere spiegata né forse compresa: va solo amata e rispettata fino all’ultimo secondo. Rispetto e amore per tale gara e per i rispettivi club duellanti sono stati alla base delle prestazioni che Xavi ed Iker Casillas hanno regalato per anni alle platee del Santiago Bernabeu e del Camp Nou. Ma, da quest’anno, El Clasico sarà senz’altro diverso. Questa volta i due spagnoli lo guarderanno soltanto dalla tv.

Si tratta della prima volta, dal 1999, nella quale il match tra le due squadre iberiche verrà disputato senza questi due splendidi interpreti del calcio: 16 anni in cui il centrocampista e il portiere hanno avuto un impatto clamoroso e determinante nei percorsi dei due club. Entrambi hanno stabilito record di presenze ben difficili da sormontare: Xavi ha giocato il match per 42 volte ed è stato ad un passo dall’agguantare il primato assoluto di Manuel Sanchìs, Casillas invece ha disputato l’incontro per 37 occasioni totali. Tra vittorie, sofferenze, delusioni e gioie Xavi e Casillas si sono sempre affrontati con rispetto, umiltà e stima. Ora, comprensibilmente con un po’ di tristezza, le loro strade sono simili poiché lontane dai club nei quali erano cresciuti: dopo lacrime e addii, Casillas è ora impegnato a difendere i pali del Porto, mentre Xavi ha preferito approfittare di un ultimo sostanzioso ingaggio in carriera militando per l’Al Sadd, squadra qatariota. I numeri di tali fuoriclasse sono spaziali: 767 gare e 85 reti per l’ex blaugrana, 725 match con 751 reti subite per l’ex blanco.

Amici-nemici che hanno contribuito anche ai trionfi di una Spagna immortale e inarrestabile, i due si preparano ad un Clasico dal sapore diverso. Più insipido, povero e con meno tradizione. Il match, siamo certi, non deluderà le aspettative. Ma senza le geometrie e le parate di Xavi e Casillas risulterà, inevitabilmente, più banale e irrimediabilmente nostalgico. Capitani, leggende, bandiere: la tv è accesa ma il cuore, almeno un po’, si è spento.