Schelotto il portoghese: questa è l’ultima chance
Il matrimonio tra Schelotto e lo Sporting Lisbona è una grande opportunità per l’oriundo e, senz’altro, rappresenta una delle ultime chance della sua carriera.
Una seconda chance nel calcio è un po’ come quella con una bella donna: al primo errore sei già marchiato e rischi di restare fregato. Ezequiel Schelotto questo ormai lo sa bene: dopo tanti momenti difficili, ora è arrivato il momento di sfruttare quella che, probabilmente, è l’ultima possibilità rimastagli nel mondo del calcio. Un’opportunità che arriva da lontano, ma non troppo.
Il calore di Lisbona e i colori dello Sporting saranno la nuova casa del Galgo infelice, che in Italia si è visto chiudere spazi e ingaggi per via di un paio di anni non al top. Schelotto paga probabilmente soprattutto il periodo vissuto pericolosamente all’Inter: mezza stagione sottotono, nonostante il gol nel Derby, con i tifosi che spesso gli imputavano colpe da capro espiatorio. In Portogallo Schelotto troverà un altro italiano in cerca di riscatto, quell’Alberto Aquilani che, come lui, aveva iniziato benissimo per poi perdersi nei meandri più oscuri del pallone. In un campionato come quello lusitano, comunque non all’altezza dei tornei top d’Europa, specialmente a livello tattico, il levriero infelice potrà trovare campo e spazi per esprimersi al meglio. I biancoverdi, d’altronde, dimostrano di credere veramente molto in lui, almeno all’apparenza: non tutti possono vantare una clausola rescissoria di 45 milioni di euro. Ma, cifre a parte, il vero interrogativo è solo uno: a 26 anni, dopo tanti alti e bassi, Schelotto riuscirà a diventare finalmente l’erede di Mauro German Camoranesi, giocatore a cui era stato paragonato nei primi anni di carriera per via delle caratteristiche in campo?
Sognare è sempre lecito, questo è fuor dubbio. E chissà se Schelotto, prima o poi, riesca persino nell’intento di ritrovare la Nazionale maggiore, con la quale può vantare una presenza nel 2012 in amichevole contro l’Inghilterra, dopo tanta “gavetta” nell’Under 21. Intanto, ciò che conta è tornare a macinare chilometri, per far scatenare nuovamente un levriero tenuto troppo spesso in catene.