Flop Gazzetta TV, si studia su cessione o chiusura
Brutta tegola per gli appassionati di calcio: Gazzetta TV, che in estate aveva tenuto davanti alla televisione migliaia di appassionati con la trasmissione in chiaro della Copa America, è a forte rischio chiusura secondo quanto riportato da Milano Finanza. L’emittente legata al gruppo RCS e alla Gazzetta dello Sport, il giornale più letto d’Italia, nonostante la trasmissione, oltre che della competizione sudamericana, della qualificazioni ai Mondiali per il girone sudamericano, del campionato brasiliano e della Championship inglese, non starebbe mantenendo le aspettative.
La raccolta pubblicitaria, secondo quanto riportato dal noto portale di finanza, dovrebbe attestarsi al massimo sui sei milioni di euro, a fronte di una spesa complessiva di dieci milioni. Troppa la forbice, a fronte di uno share dello 0,18%, in grado di superare solamente Sportitalia ancorato allo 0,09%. L’ex amministratore delegato del gruppo di via Rizzoli, Pietro Scott Jovane, si aspettava grandi risultati dal canale digitale legato alla Gazzetta dello Sport, mentre il nuovo top management, capitanato da Laura Cioli, avrebbe ripreso in mano il dossier per studiare il da farsi. Le opzioni, oltre alla chiusura, sono trovare un partner interessato al rilancio del canale od un compratore del canale 59 del digitale terrestre.
Il problema è all’ordine del giorno e riguarda l’interna gestione del gruppo RCS per quanto riguarda l’Italia e la Spagna: l’intenzione è quella di non mettere a bilancio altre perdite oltre a quelle delle attività tradizionali, già poco rosee. Un vero peccato, visto che il brand della Gazzetta dello Sport è molto forte e conosciuto, e la chiusura dell’emittente ad un solo anno dal lancio suonerebbe come un’occasione persa, soprattutto per il livello di contenuti portato dall’emittente, decisamente alto ma per questo limitato a pochi appassionati: oltre ai match prima elencati sono entrate nel palinsesto di Gazzetta TV molte interviste decisamente interessanti di Paolo Condò, una delle prime penne della rosea e giurato italiano per il Pallone d’Oro.
