Ronaldo: “Ancelotti mi manca tanto, spero di poter lavorare ancora con lui”
Carlo Ancelotti ha indubbiamente lasciato un segno indelebile nella storia del Real Madrid, come dimostra la tanto agognata ‘Decima’ Champions League conquistata nel 2014 a Lisbona. Il tecnico italiano è entrato nella leggenda dello storico club madrileno che andava a caccia della tanto ambita Champions mancante da oltre dieci anni. Ancelotti non ha lasciato un buon ricordo solo nell’ambiente madridista, bensì anche e soprattutto nel cuore della stella più lucente del Real: Cristiano Ronaldo. CR7 ha infatti a più riprese espresso tutta la sua stima e il suo affetto per il tecnico di Reggiolo che ne ha saputo esaltare al meglio le qualità nelle due stagioni in Spagna, le quali sono valse allo stesso Ronaldo anche il secondo e il terzo dei suoi Palloni d’oro. Dopo l’eliminazione in semifinale di Champions per mano della Juventus e la Liga chiusa al secondo posto, però la dirigenza del Real ha lasciato andare Ancelotti, per affidarsi all’ex allenatore di Napoli e Liverpool, Rafa Benitez che almeno stando alla stampa iberica non avrebbe avuto lo stesso impatto sul madridismo e sullo stesso Ronaldo. Il portoghese da record ha ancora una volta ribadito la sua stima per Ancelotti in un’intervista rilasciata alla ESPN: “Ancelotti ha rappresentato una sorpresa incredibile. Pensavo fosse una persona dura, un arrogante e invece è esattamente l’opposto. E’ come un grande orso. E’ gentile e sensibile, parlava con noi ogni giorno. Credo si sia divertito con noi”.
ANCORA CON CARLO – Ronaldo prosegue così: “E’ una persona incredibile, ogni giocatore dovrebbe avere la possibilità di lavorare con lui. E’ fantastico sia come allenatore che sotto il profilo umano, mi manca tanto e spero di poter lavorare ancora con lui in futuro. Adesso abbiamo un nuovo allenatore e sono comunque felice ma è bello conservare ottimi ricordi”.
SU RAFA – CR7 ha infine concluso esprimendo il suo pensiero anche su Benitez: “Ogni allenatore ha il proprio stile e noi ci stiamo adattando a quello di Benitez. Mi sento a mio agio con lui, posso giocare con libertà. Dico sempre che se sono il giocatore che sono oggi lo devo ai tecnici che ho avuto”.