Gerrard: “Totti è una leggenda, il re di Roma. Sarebbe stato bello giocare insieme”

Gerrard: “Totti è una leggenda, il re di Roma. Sarebbe stato bello giocare insieme”

4637__0652__totti_55576a268b675717251355

Steven Gerrard, centrocampista dei Los Angeles Galaxy ed ex capitano del Liverpool, ha parlato ai microfoni di asroma.com, rilasciando alcune dichiarazioni su Francesco Totti. Sebbene l’ex centrocampista dei Reds e il capitano della Roma non abbiano mai giocato insieme, Gerrard non ha nascosto l’ammirazione e il rispetto che nutre per Totti. Queste le parole di Steven Gerrard: “Totti ha una tecnica eccezionale, è un calciatore fantastico. Il motivo per cui lo rispetto così tanto è perché a Roma tutto il peso grava sulle sue spalle. Totti è il re di Roma. Avendo giocato in una grande squadra come il Liverpool, conosco bene le responsabilità che ti devi assumere e la pressione di dover sempre rendere al meglio e portare a casa i risultati. Ci sono passato anche io, l’ho vissuto sulla mia pelle. A Roma Totti è un idolo e questo comporta inevitabilmente una serie di pressioni. Quindi ho moltissimo rispetto per lui, per la sua continuità nelle prestazioni e per la sua fedeltà alla maglia giallorossa. In Italia è una leggenda“.

“Credo che solo osservandolo da vicino uno riesca a comprendere quanto sia forte con la palla tra i piedi e nei movimenti tra le linee. Mi ricordo che una volta avevo il compito di marcarlo per poterlo limitare ma lui riusciva sempre a sfuggirmi. Prendeva posizione in maniera molto intelligente, da vero numero 10, sembrava che la palla fosse incollata ai suoi scarpini. Era molto abile e giocava la palla veramente bene. Per non parlare della sua visione di gioco, riusciva a vedere cose in campo che gli altri non riuscivano nemmeno a percepire. Come giocatore nutro davvero moltissimo rispetto nei suoi confronti. Le nostre strade si sono incrociate un paio di volte e sembra davvero che sia anche un’ottima persona”.

“Ha dimostrato grandissima lealtà ai colori giallorossi e credo si meriti tutti i complimenti che riceve. Non posso far altro che farglieli anch’io. Per me è stato un piacere giocarci contro e se fossimo stati nella stessa squadra saremmo stati sicuramente sulla stessa linea d’onda. Sarebbe stato bellissimo giocarci assieme. Mi ricordo che quando avevamo Alberto Aquilani in squadra gli chiedevo sempre: “Com’è De Rossi? E com’è Totti?”. Lui me ne parlava sempre benissimo ed è in questi momenti che comprendi il valore delle persone. Diceva che da moltissimi anni si caricavano la squadra sulle spalle e per questo si meritano tutti i meriti e i riconoscimenti ricevuti”.