Napoli-Roma 0-0, statistiche e highlights del match
Le statistiche antecedenti il match indicavano in Napoli-Roma una partita potenzialmente ricca di gol. Il campo come spesso accade ha smentito ogni pronostico, anche se analizzando i numeri nel dettaglio si evince chiaramente che la partita è terminata a reti bianche solo per una questione di dettagli.
Il dominio del Napoli è stato evidente e sostanziale: 58%-42% il possesso palla, con gli azzurri sopra la media stagionale e la Roma abbondantemente sotto. Ancora più eloquente il dato sul baricentro, posizionato a 59,34m per il Napoli (quasi 7 metri sopra la media) e a 43,49m (oltre 12 metri sotto la media) per la Roma, segno evidente del tipo di partita preparato da Rudy Garcia. La difesa non irresistibile della Roma, ma anche la capacità dei giallorossi stessi di attaccare gli spazi concessi da squadre propositive come il Napoli, sarebbero dovute essere le due condizioni base a garanzia dello spettacolo. Per oltre 90′ invece si è giocato – quasi – ad una porta sola, e le cause del dominio partenopeo sono da ricercare nel considerevole numero di errori commessi dalla Roma in fase di ripartenza e nella solida partita disputata dalla difesa della squadra di Sarri.
Riprendendo in considerazione il dato sul possesso palla, le difficoltà della Roma sono evidenziate dalla distribuzione sul campo del possesso stesso. Solitamente una squadra con poco più del 40% di possesso palla, tende ad avere una distribuzione sbilanciata verso la metà campo avversaria o comunque equa. Nel caso della gara del San Paolo invece, il 75% del possesso romanista è avvenuto nella propria metà campo, segno inequivocabile delle difficoltà incontrate dalla squadra di Garcia in fase di ripartenza. Nell’arco dei 90′ la Roma ha prodotto la miseria di 5 ripartenze da palla recuperata e addirittura nessun contropiede, concedendo al Napoli due ripartenze e due contropiede nonostante la squadra di Sarri avesse in mano il pallino del gioco (come dimostrano le 34 azioni manovrate contro le 23 della Roma). La squadra di Garcia nonostante gli spazi a disposizione ha sbagliato un numero equivalente di passaggi rispetto al Napoli (30-29), perdendo più palloni (27-35) e recuperandone meno (26-22). L’ottima prova a livello difensivo del Napoli è supportata dai ranking individuali per palle perse (primo Dzeko a quota 8, secondo Florenzi con 7) e palle recuperate (svetta Koulibaly con 6).
La logica conseguenza di questi dati sono gli 11 tiri e le 12 occasioni da rete prodotti dal Napoli a fronte delle 3 conclusioni (nessuna nello specchio) e 3 occasioni create dalla Roma. Non è un caso però che il Napoli sia rimasto a secco di gol nella serata in cui Gonzalo Higuain non compare nei ranking individuali per conclusioni e occasioni da gol avute. Il capocannoniere del campionato è stato spesso ignorato dai compagni di reparto, con Insigne primo per occasioni avute (4) e per conclusioni semi-impossibili da posizione defilata (3). Le difficoltà realizzative degli azzurri derivano anche dalla partita prettamente difensiva impostata da Garcia, una gara votata al sacrificio che ha visto la Roma correre solamente 2 Km meno del Napoli. In particolare, gli azzurri hanno corso leggermente meno della media stagionale (106.3 Km ieri, 108.9 Km la media), mentre i giallorossi – penultima squadra della Serie A per media Km corsi a partita – è andata ben oltre i suoi standard, coprendo la distanza di 104.2 Km a fronte di una media stagionale di soli 97 Km.
Napoli-Roma, gli highlights del match