Twente escluso dalle coppe, a rischio anche la licenza
Vi avevamo già parlato degli intrecci della Doyen Group nel calcio e di come era riuscita ad influenzare le attività di diversi club europei, un fondo di investimento in grado di acquistare in quota o in toto i cartellini di calciatori commerciando quindi il talento che si traduce facilmente in valore di cartellino e ingaggio, quindi denaro, quindi possibili guadagni. A settembre alcuni documenti pubblicati dal sito internet Football_leaks (la WikiLeaks del pallone grazie alla pubblicazioni di scansioni di contratti, clausole segrete, cifre e accordi di ogni genere) aveva fatto scattare le prime indagini sul Twente, squadra dell’Eredivisie e che ha vinto il suo ultimo campionato nel 2010. Quei documenti mettevano in luce contratti, trattative e accordi per il trasferimento di diversi giocatori con le percentuali di guadagno della Doyen, segno indelebile della capacità del fondo di gestire a proprio piacimento gli affari della società olandese. La pubblicazione di quei documenti aveva portato le dimissioni del presidente del Twente Aldo van der Laan e il primo capo d’accusa per la società, colpevole di aver ricevuto circa 5 milioni di euro dalla Doyen in cambio di alcune percentuali sui futuri trasferimenti di sette giocatori del club, violando così il regolamento della FIFA.
Nella giornata di ieri è arrivata la sentenza da parte della federazione calcistica olandese (KNVB) che ha squalificato la squadra del Twente da ogni competizione europea per tre anni per la violazione delle Third Part Ownership (TPO), i finanziamenti forniti da società private alle squadre di calcio per l’acquisto di giocatori da altri club in cambio di una percentuale concordata sulla loro futura cessione, pratica vietata dalla FIFA dal primo maggio di quest’anno. Oltre alla squalifica, il club è stato multato di 45 mila euro e rischia di non poter giocare nessuna partita ufficiale se non collaborerà con la federazione. La KNVB ha sanzionato il Twente perché non ha fornito chiarimenti sugli accordi con la Doyen e revocherà la licenza professionale del club se non ci sarà la volontà di collaborare. Dopo la sentenza, il Twente ha già comunicato che non presenterà ricorso.