Maccarone: “Scaricavo meloni, non ho paura di niente”

Maccarone: “Scaricavo meloni, non ho paura di niente”

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Periodo d’oro per l’Empoli e per Maccarone: l’attaccante novarese dell’Empoli nell’ultima giornata di campionato contro il Carpi ha messo a segno due gol e servito un assist nel 3-0 finale, entrando dunque nelle azioni di tutte le marcature della squadra allenata da Giampaolo. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport il numero 7 dell’Empoli si è raccontato, sin dall’infanzia: “Da ragazzino scaricavo le cassette di frutta e non me ne vergogno, una volta feci cadere i meloni di proposito per farmi cacciare a andare a vedere le partita del Mondiale del 1994. Mi sarebbe piaciuto esplodere nel Milan, squadra nella quale sono cresciuto, ma avevo troppi campioni davanti: Capello mi gridava sempre dietro, i compagni dicevano che era perché ci teneva molto a me. Ho fatto molta amicizia con Costacurta, Sebastiano Rossi e Kluivert. Ho giocato con Boksic e Viduka, mi sono trovato benissimo anche con Hasselbaink che mi ha fatto conoscere Londra by night”.

Adesso Maccarone, all’età di 36 anni, fa da chioccia agli altri attaccanti dell’Empoli, continuando a rendere con incredibile puntualità: “Con l’avanzare degli anni ho imparato ad essere rigoroso con me stesso come lo era Inzaghi. Organizzo tutti i giovedì sera una cena con cui metto i ragazzi attorno a un tavolo. Parliamo di tutto, magari davanti ad un bicchiere di vino. Pucciarelli, Livaja, Mchelidze e Piu sono tutti molto bravi, quando ho segnato sono andato ad abbracciare Levan che è fuori da quattro mesi, non è stato un caso. Se il presidente Corsi, che conosco da 20 anni, mi chiede un consiglio non mi tiro mai indietro”.

L’Europa League è un sogno, ma visto il rendimento della squadra di Giampaolo può essere inseguito. Maccarone resta sulla difensiva: “Intanto pensiamo a salvarci, siamo scaramantici, facciamo un passo alla volta. La mia storia dice che niente è impossibile, se resti con i piedi per terra sognare non è un rischio. In Europa League mi sono tolto qualche bella soddisfazione anche se Delio Rossi non stravedeva per me a Palermo: ricordo il gol in semifinale col Middlesbrough, la finale persa contro il Siviglia. Saponara può essere come Pastore? Riccardo può diventare meglio di Javier, secondo me è più completo”.