Ad Ancona il calcio è dei tifosi: nasce la fondazione Unione Anconitana

Ad Ancona il calcio è dei tifosi: nasce la fondazione Unione Anconitana

ancona calcio

Nella giornata di ieri l’addio di Jose Mourinho al Chelsea ha catalizzato l’attenzione intera dei media, ma intanto ad Ancona si faceva la storia del calcio italiano, con il passaggio in via ufficiale della maggioranza delle quote della società calcistica (86%), dall’ormai ex patron Andrea Marinelli alla Fondazione Unione Anconitana in via del tutto gratuita, conferendo così di fatto il controllo del calcio della città proprio alle mani sapienti dei tifosi, aprendo così definitivamente la strada ad un progetto di calcio partecipato. Tramite un lungo comunicato apparso sul sito ufficiale dell’US Ancona Calcio 1905 si scoprono tutti i dettagli del passaggio, formalizzato ieri pomeriggio intorno alle 15.30 presso uno studio notarile di Milano. La gestione del club sarà quindi operata dalla suddetta Fondazione Unione Anconitana, composta in gran parte proprio dai tifosi dell’Ancona, che a sua volta sarà gestita dall’associazione di supporters ‘Sosteniamolancona’, che già dopo il fallimento del 2010 avviò un piano per assumere a poco a poco il controllo della società.

SANI PRINCIPI – Un’iniziativa singolare ed estremamente lodevole quella dell’Ancona calcio che ha scelto di affidarsi alla Fondazione proprio per sostenere in modo forte e deciso i principi fondanti di questa nuova strada: “In primis sarà senza scopo di lucro e sarà un contenitore che avrà in sé tutto il patrimonio della società e la sua gestione, oltre garantire le fideiussioni e tutte le operazioni necessarie per la gestione della squadra. – si legge sul sito del club – Tra gli obiettivi del nuovo progetto c’è anche lo sviluppo e la crescita sostenibile, il coinvolgimento di tutte le forze sociali ed economiche e la valorizzazione dello sport tra i ragazzi e le ragazze. La Fondazione, quindi, è il massimo strumento di garanzia per una gestione corretta, sostenibile e trasparente di una società calcistica.”

INTEGRAZIONE SOCIALE – Il progetto dell’Ancona è aperto a chiunque e tra gli obiettivi non potevano mancare anche identificazione ed integrazione sociale: “La fondazione nasce e si sviluppa come strumento di massima inclusione e d’integrazione sociale e avrà tra gli obiettivi quello di realizzare un futuro sicuro e sostenibile delle società sportive del territorio anconetano, che permetta a tutti i soggetti coinvolti di trovare motivo di orgoglio, una stretta identificazione e un senso di appartenenza con la storia e con i valori della città capoluogo di regione. Per farlo si attueranno una serie di azioni basate sugli alti valori etici e sportivi che contraddistinguono la società dorica: verranno coinvolte tutte le forze sociali ed economiche di Ancona e del territorio che condividono le finalità della Fondazione”.

VIVA LO SPORT – Questa splendida iniziativa targata Ancona apre le porte ad una nuova frontiera dello sport in Italia che si basa appunto sulla valorizzazione, sulla promozione e sulla diffusione dello sport stesso tra i giovani e sull’insegnamento dei valori etici e culturali che caratterizzano il calcio sano e lo sport leale.

RIPARTIRE DALLA LEGA PRO – Ad oggi l’Ancona è relegato alla Lega Pro, dove sta disputando un discreto campionato visto il quarto posto attuale nel proprio girone. Il sogno di tutti in città sarebbe quello di tornare ad assaggiare nuovamente il palcoscenico della Serie A, raggiunto l’ultima volta nel 2002/03, seguendo i sani valori etici e di integrazione dello sport, il tutto sotto la gestione dei tifosi.

Ecco la foto del passaggio di consegne:

ancona
(Foto: sito ufficiale US Ancona 1905)