Top 11 giovani esordienti in Serie A: da Donnarumma a Diawara

Top 11 giovani esordienti in Serie A: da Donnarumma a Diawara

Giovani

Un campionato per vecchi dinosauri, stadi vuoti e obsoleti, poco spettacolo ai vertici della classifica e, dulcis in fundo, scarsa fiducia nei giovani. Se volessimo fare un podio delle frasi che più spesso vengono accostate al campionato italiano quelle che abbiamo appena citato lotterebbero per i primissimi posti. Per alcune di queste una base di verità c’è eccome, ma è anche vero che qualcosa nella nostra cara e bistratta serie A sta cambiando. Le prime 5 delle classe racchiuse in soli 4 punti testimoniano sì un calo della  Juventus, dominatrice assoluta delle ultime stagioni, ma anche una ritrovata competitività tra le squadre di vertice.

In più realtà come Empoli e Sassuolo, squadra giovani e sempre più protagoniste, sembrano far proseliti anche nelle altre compagini del campionato, sempre più disposte a lanciare in prima squadra giovani di belle speranze. Sono stati tanti gli Under 21 che hanno esordito nel massimo campionato italiano in questo anno solare. Partendo dalla base di un 4-3-3 abbiamo selezionato gli 11 giocatori che hanno raccolto il maggior minutaggio e che potranno dire la loro nel prossimo futuro.

esordienti

PORTIERE: Gianluigi Donnarumma (25/02/1999) Milan

Partiamo col botto, il più giovane della squadra e anche quello che ha impressionato di più. Nel momento più difficile della stagione rossonera, Mihajlović l’ha catapultato tra i pali di San Siro e da lì non si è più mosso. Nove presenze e solo 7 gol subiti, l’esatta metà di Diego Lopez nelle stesse partite. Struttura fisica impressionante e l’agilità di un felino, a Castellamare è nata una stella.

TERZINO DESTRO: Davide Calabria (06/12/1996) Milan

Restiamo in casa Milan perché la corsia di destra è tutta per il pendolino di Brescia Davide Calabria. Una vita trascorsa nelle giovanili rossonere, fino all’esordio in prima squadra con mister Pippo Inzaghi. Corsa, senso della posizione e una versatilità fuori dal comune che gli permette di giocare anche sul fronte opposto. Si sta giocando le sue carte con un ex enfant prodige come Mattia De Sciglio. Scommettiamo che presto le gerarchie cambieranno?

DIFENSORE CENTRALE: Alex Ferrari (01/07/1994) Bologna

Destro naturale, il ragazzo cresciuto a Modena è ha già collezionato 11 presenze in questa stagione tra le fila del Bologna. Prima Rossi e poi Donadoni l’hanno spesso adattato sulla fascia destra, ruolo che può ricoprire grazie al suo dinamismo nonostante i 184 cm di altezza. Di Biagio l’ha già intercettato nei radar dell’Under 21, il meglio per Alex deve ancora venire.

DIFENSORE CENTRALE: Edoardo Goldaniga (02/11/1993) Palermo

Nipote d’arte, nonno Giacinto ex Atalanta e Genoa, Edoardo è passato in due anni dalla serie D con il Pizzighettone, alla difesa titolare del Palermo. Dall’alto dei suoi imperiosi 188 cm, rappresenta una sicurezza nella propria area di rigore e uno spauracchio sui calci da fermo. Già due reti in questa stagione per lui contro Lazio e Frosinone. Marco Materazzi ha trovato il suo erede?

TERZINO SINISTRO: Adam Masina (02/01/1994) Bologna

Se il Bologna è la squadra con l’età media più bassa della Serie A molti meriti vanno anche a questo straordinario esterno mancino. Adam Masina non è solo uno dei giovani più interessanti del nostro campionato, ma uno dei migliori giocatori in assoluto per qualità e rendimento in questa prima metà di stagione. Corre e crossa, crossa e corre, il tutto con la forza e la freschezza di un esordiente di 22 anni. Ehi mister Conte, oltre Giaccherini c’è qualcun altro da monitorare dalle parti del Dall’Ara.

MEDIANO: Amadou Diawara (17/07/1997) Bologna

Chiudiamo il fantastico tris felsineo con Amadou (Yaya Toure) Diawara. Chelsea, Juventus e Inter sono solo 3 tra i top team che hanno bussato alla porta di Pantaleo Corvino nelle ultime settimane. L’accostamento con il fuoriclasse ivoriano del Manchester City non è affatto una provocazione. Titolare inamovibile sia con Rossi che Donadoni grazie alla personalità e la leadership di un veterano.

MEZZALA DESTRA: Assane Gnoukouri (28/09/1996) Inter

Tra le maceria della passata stagione nerazzurra, Roberto Mancini lo adocchia nella primavera e non lo ha più mollato. Dopo le 5 presenze nello scorcio finale del campionato, il tecnico jesino lo impiega titolare per tutta l’estate e all’esordio con l’Atalanta. Da lì in poi se ne sono perse un po’ le tracce e il prestito a gennaio è un opzione molto più che probabile. Chi lo prende fa un affare, ci auguriamo resti in serie A.

MEZZALA SINISTRA: Assane Dioussè (20/09/1997) Empoli

Tardo agosto, il Milan ospita al Meazza l’Empoli orfano di Sarri e Valdifiori, molto del loro lasciato però è ben presente nella classe e nel mancino di Assane Dioussé. Aggregato in prima squadra già nella passata stagione dell’attuale tecnico del Napoli, il centrocampista senegalese è letteralmente esploso tra le mani di Giampolo. Dice di ispirarsi ad un certo Thiago Motta, per come verticalizza e apre il campo, la strada è quella giusta.

ALA DESTRA: Daniele Verde (20/06/1996) Frosinone

Con una fase offensiva completamente a pezzi, Rudi Garcia l’ha lanciato in prima squadra lo scorso gennaio facendogli collezionare 7 presenze. Nasce terzino fin quando Vincenzo Montella, suo allenatore nelle giovanili alla Roma, lo sposta nel ruolo di ala. I suoi dribbling e la sua velocità non hanno fino ad ora convinto mister Stellone che ne sta centellinando le presenze, un ritorno a grandi livelli potrebbe rappresentare una svolta per la stagione del Frosinone.

ALA SINSITRA: Olivier Ntcham (09/02/1996) Genoa

Arrivato in estate in prestito al Manchester City, pochissimi avrebbero scommesso che a dicembre il francese avrebbe raggiunto già le 13 presenze. Gasperini lo ha utilizzato come jolly, da ala sinistra a trequartista centrale fino ai 3 di centrocampo. Forza fisica, classe e versatilità ne hanno fatto una delle pochissime note lieti della stagione del Grifone.

PUNTA CENTRALE: Sadiq Umar (02/02/1997) Roma

Il tuo attaccante migliore si fa espellere nella partita che può costarti il posto in panchina? Ma dov’è il problema se puoi contare su Sadiq Umar. Il giovane nigeriano non  è un attaccante, è una macchina da gol. L’anno scorso allo Spezia 26 reti in 24 partite, quest’anno con la Roma 8 in sole 3 partite, Rudi Garcia è stato “costretto” ad aggregarlo alla prima squadra. Con il Genoa ha trovato il primo gol tra i professionisti, per quello che ha dimostrato meriterebbe la titolarità più di Edin Dzeko.