Non solo in Italia: Iniesta insultato dai tifosi dell’Athletic Bilbao
In Italia questa passerà alla storia come la settimana del caso Sarri-Mancini, ennesimo episodio di discriminazione (vera o presunta) con cui il nostro calcio si ritrova a fare i conti. La magra consolazione è che non siamo soli. Anche in Spagna infatti, hanno una bella gatta da pelare. Nel corso della partita Athletic Bilbao-Barcellona, valida per i quarti di finale di Copa del Rey e vinta dai blagurana per 2-1, una parte della tifoseria basca si è lanciata in cori beceri nei confronti di Andres Iniesta.
Ironia della sorte, ad essere stato oggetto del coro discriminatorio non è stato come (pessima) usanza un calciatore nero, bensì il bianchissimo Iniesta, affetto da una rara malattia della pelle che non consente a quest’ultima assumere una colorazione diversa da quella pallida che siamo abituati a vedere nel centrocampista catalano.
I motivi del risentimento nei confronti di Iniesta sono molteplici: innanzitutto va sottolineato il fatto che i baschi, al pari dei catalani, non riconoscano la propria terra come facente parte della nazione spagnola. A differenza degli abitanti della catalogna però, i baschi sono soliti rivendicare il proprio orgoglio nazionale in maniera non sempre ortodossa e spesso estremista: lo stesso Iniesta, per fare un esempio, non è stato certo accolto come un eroe dopo il goal vittoria messo a segno durante la finale del mondiale sudafricano.
Il primo screzio tra il fuoriclasse del Barcellona e la tifoseria dell’Athletic è datato 2010: durante un Athletic-Barcellona di campionato infatti, il difensore dei baschi Fernando Amorebieta fu espulso per un’entrata sul numero 8 blaugrana, il quale fu accusato dai tifosi avversari di aver accentuato la caduta dopo il contatto con l’avversario influenzando la decisione del direttore di gara Mateu Lahoz.
A partire da quel giorno, non vi è occasione in cui il match-winner di Sudafrica 2010 non venga accolto dal San Mames a suon di fischi. Ma non è tutto, a rincarare la dose fu lo stesso Iniesta, che alla vigilia dell’ultimo Athletic-Barcellona nel vecchio San Mames, uno stadio leggendario ribattezzato “La Catedral”, rilasciò la seguente dichiarazione: “E’ così importante solo per i tifosi dell’Athletic. Per me è un campo come un altro. Per me giocare a Bilbao o sul campo dell’Atletico Madrid è la stessa cosa”. Visto il rapporto già ai minimi termini, è facile immaginare quale fu la reazione da parte della frangia più estremista della tifoseria basca.
L’ultimo episodio ieri sera, durante la gara di Copa del Rey: “Iniesta subnormal”, il poco elegante – per usare un eufemismo – canto intonato dai tifosi dell’Athletic nei confronti dell’illusionista, il quale nel post partita ha preferito non dare adito alle polemiche commentando con un eloquente “La gente dice ciò che vuole. Quelli che insultano si commentano da soli”.