Amburgo-Bayern Monaco 1-2, Lewandowski segna in tutti i modi
La Bundesliga ricomincia il proprio 2016 con Amburgo-Bayern Monaco, match in cui i campioni di Germania in carica proseguono la propria, agevole rincorsa verso una nuova affermazione. Un rigore e due gol casuali (uno per parte) consentono agli uomini di Guardiola di maturare un 2-1 alla fine meno netto rispetto al dominio mostrato al Volksparkstadion.
LA CHIAVE TATTICA – Bruno Labbadia schiera il suo Amburgo con il consueto 4-2-3-1, nel quale l’attitudine è però meno offensiva di quanto il modulo lasci intendere: gli esterni del reparto arretrato, Diekmeier ed Ostrzolek, sono infatti di caratteristiche spiccatamente difensive. La mediana è invece un mix di quantità e qualità, con Kacar al quale viene assegnato il compito di proteggere i centrali Djorou e Cleber mentre Holtby ha la facoltà di impostare innescando quando possibile la batteria della trequarti composta dagli esperti Nicolai Müller, Ivo Ilicevic ed Aaron Hunt. Unico terminale offensivo è Lasogga. Il Bayern di Pep Guardiola rinuncia alla qualità e quantità di Arturo Vidal e si affida in cabina di regia a Xabi Alonso nel collaudato 4-1-4-1 bavarese. Difesa con i titolarissimi Lham, Jerome Boateng ed Alaba accanto ai quali figura il ritrovato Badstuber. Dietro al temibile Robert Lewandowski agiscono Douglas Costa, Tomas Müller, Thiago Alcantara (preferito proprio a Vidal) e Coman. Resta fuori anche Arjen Robben, indisponibile Frank Ribery.
Già nei primi minuti di gioco Lahm e Xabi Alonso fanno la differenza in positivo tenendo alto il baricentro degli ospiti rispettivamente con incursioni dalla destra e magistrale possesso palla, anche se l’HSV decide subito di mostrare i muscoli disturbando in tutti i modi la struttura di gioco del Bayern, il quale fa la partita forte del maggior tasso tecnico in base al quale si registra un possesso palla del 72% al termine dei primi 45′ di gioco, lasciando pochissimi spiragli per il contropiede avversario. L’Amburgo prova a colpire soprattutto cercando la velocità di Nicolai Müller e l’imprevedibilità di Aaron Hunt. Colpisce un altro dato statistico del Bayern Monaco: ben l’89% di passaggi riusciti prima dell’intervallo.
Nel secondo tempo Guardiola parte con Douglas Costa e Coman che si scambiano di ruolo: il primo va a sinistra e l’altro a destra e la mossa sembra giovare alla prova dell’ex juventino che partendo dalla destra va vicino al gol dopo uno sprint con relativo tiro velenoso. Inusuale vedere i due esterni offensivi agire sulle fasce che non favoriscono loro la conclusione, ma la mossa crea imprevedibilità e consente al Bayern di affondare anche centralmente con rapidi scambi. L’Amburgo non può fare altro che contrapporre tanto agonismo, il solo mezzo per poter tentare di arginare i meccanismi perfetti degli avversari, anche perché la corsa e la spinta offensiva ospite risulta soverchiante ed i laterali difensivi e la mediana di Labbadia non riescono ad opporre resistenza. I due gol del secondo tempo sono frutto di episodi, il Bayern alla fine non spinge più di tanto gestendo con comodità l’ultima mezz’ora e vola provvisoriamente a quota 49 con un +11 sul Borussia Dortmund secondo. Amburgo fermo al decimo posto con 22 punti.
I PROTAGONISTI – Sono tanti i giocatori del Bayern a portare a casa un voto alto, su tutti il solito Lewandowski, a segno pure oggi, oltre all’inossidabile Lahm. Bene anche Coman che fa sentire la propria presenza con rapidi inserimenti. Nell’Amburgo una spanna sopra tutti Diekmeier e Hunt per il carattere.
IL MOMENTO – Il calcio di rigore pro Bayern causato al 37′ da una spericolata uscita di Adler ai limiti dell’area rompe i già precari equilibri del match: l’estremo difensore degli anseatici affossa Thomas Muller rimediando una ammonizione, dal dischetto l’implacabile Lewandowski non sbaglia spiazzando di giustezza il portiere di casa per quello che è il gol numero 16 in questa Bundesliga. E dopo sarà la volta del 17° sigillo con una deviazione fortunata su tiro da fuori senza troppe pretese di Thomas Muller che basta ad ingannare ancora una volta il povero Adler.
LA GIOCATA – Al 52′ giunge inaspettato e fortuito il momentaneo pareggio firmato da un autogol di Xabi Alonso: Aaron Hunt batte un calcio di punizione da centrocampo scodellando il pallone al centro, Lasogga manca il contatto a rete col pallone e la deviazione a dire il vero impercettibile dello spagnolo basta a Neuer per farsi imbucare guardando il pallone rimbalzare davanti a se. E forse un gol episodico era il solo modo possibile per segnare a questo Bayern.
AMBURGO-BAYERN MONACO 1-2 TABELLINO
AMBURGO (4-2-3-1): Adler; Diekmeier, Djourou, Cleber, Ostrzolek; Kacar (81′ Jung), Holtby; N. Müller, Hunt, Ilicevic (66′ Gregoritsch); Lasogga (77′ Rudnevs)
A disp.: Drobny, Carolus, Sakai, Porath
All.: Labbadia
BAYERN MONACO (4-1-4-1): Neuer; Lahm, J. Boateng (56′ Javi Martinez), Badstuber, Alaba; Xabi Alonso; Douglas Costa (81′ Robben), T. Müller (69′ Vidal), Thiago Alcantara, Coman; Lewandowski
A disp.: Starke, Kimmich, Rode
All.: Guardiola
MARCATORI: 37′ rig., 61′ Lewandowski (B), 52′ ag. Xabi Alonso (A)
AMMONITI: Ostrzolek, Kacar, N. Muller (A), Lahm, Xabi Alonso (B)