Babacar e Kalinic, imperfetti perfettibili

Babacar e Kalinic, imperfetti perfettibili

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Assenze in ruoli cardine e impegno da non sbagliare. Ecco come si presenta la Fiorentina al Franchi contro il Torino. Sousa vara la linea “emergenza” e si prende il rischio di costruire un centrocampo privo di incontristi con tanto di assetto ultraoffensivo: Ilicic, Kalinic, Bernardeschi e Babacar, shakerare, agitare bene et voilà il gioco è fatto, anzi, il risultato è raggiunto. Non ci crederete ma Fiorentina-Torino è andata davvero così, con il placet, sia chiaro, anche (e soprattutto) della squadra di Ventura che per un giorno ha deciso di accantonare il proprio spirito, da sempre dedito al gioco, limitandosi alla “pugna strenue”: botte da orbi sulla mediana con il signor Mazzoleni che preferisce sciorinare ammonizioni solo a partire dalla seconda frazione, tanti feriti e nessun morto, sia mai.

SUAREZ SDOGANA BABACAR Il litigio, avvenuto in settimana, tra Mario Suarez e Paulo Sousa obbliga il tecnico portoghese a rivedere la posizione in campo di Borja Valero, costretto a giocare da play davanti alla difesa, mentre Verdù completa la cinghia mediana agendo da simil-Vecino; si libera così una casella in avanti che viene occupata dal “richiamato di lusso” Khouma Babacar. Ed è proprio l’attaccante senegalese il grande protagonista di giornata, forte e tecnico quanto basta per mettere in subbuglio la massiccia retroguardia granata, il tutto riscoprendo anche una certa dedizione al sacrificio, questo va detto, che il gigante di colore aveva smarrito dai primi tempi di montelliana memoria. Tagli, ripiegamenti generosi e tocchi di prima che lasciano ben sperare per il futuro, anche perchè la Fiorentina ha fatto di tutto per rinnovare il suo contratto la scorsa estate, pensare poi di lasciarsi sfuggire un potenziale pezzo da 90 del futuro fa male, soprattutto dopo averlo aspettato per così tanto tempo.

BABACAR E KALINIC Le due punte viola hanno dimostrato a tutti di poter coesistere eccome, il croato del resto è il “sacrificio fatto giocatore”, questi primi sei mesi di Italia parlano per lui, chi non si troverebbe bene con uomo dotato di almeno un polmone sopra la media? Babacar completa perfettamente l’ex Dnipro, il senegalese può infatti vantare nel proprio kernel di giocate doti tecniche di valore, per non parlare poi di un vigore atletico che saprebbe mettere in difficoltà i difensori più coraggiosi della nostra Serie A (non un caso sia stato sondato da molte compagini della Premier League). Manca una settimana buona al termine della finestra di calciomercato e, in attesa che Pradè e Rogg tirino fuori dal cilindro forse un paio di difensori, Firenze si gode due facce della medesima medaglia: Babacar e Kalinic, due punte, profondamente diverse tra loro, con un’intesa da limare ma con prospettive importanti davanti, insomma due imperfetti perfettibili.

Stefano Mastini