Calciomercato: Nacho Fernandez, presentazione tattica e numeri
A partire da domani inizierà l’ultima settimana di questo calciomercato di riparazione, nonché in genere la più calda in assoluto. Molte sono infatti le società soprattutto italiane che preferiscono attendere gli ultimi sette giorni per piazzare il colpo low cost ma al contempo utile alla crescita della squadra nel breve periodo. Una di queste è sicuramente il Napoli che ad una settimana dal gong finale non ha ancora riempito la casella difensiva lasciata vuota dalla partenza del brasiliano Henrique. Oltre agli empolesi Tonelli e soprattutto Barba, negli ultimi giorni è saltata fuori una nuova e suggestiva pista per completare la retroguardia partenopea alzando anche il tasso tecnico complessivo: si tratta di Nacho Fernandez, centrale spagnolo in forza al Real Madrid. Nacho, classe 1990 nasce proprio a Madrid e rappresenta perfettamente il concetto di madridismo: il numero 6 dei ‘blancos’ infatti nasce e cresce proprio nella cantera madrilena svolgendo tutta la trafila delle giovanili a partire dal 2001, fino all’esordio in prima squadra avvenuto il 23 aprile 2011 in un match contro il Valencia per giunta giocato per intero. Lo spagnolo comincia così ad assaporare l’aria che si respira nel Madrid dei grandi, chiudendo la prima annata con 2 presenze all’attivo e la seconda con il suo esordio in Copa del Rey, il tutto mentre continuava il suo processo di maturazione diventando una colonna del Real Madrid Castilla, seconda squadra delle Merengues. A partire dall’annata successiva entra in pianta stabile a far parte della rosa del Real, conquistando anche il suo primo trofeo seppur da comprimario data la spietata concorrenza portata dai vari Sergio Ramos, Pepe e Varane, e mettendo anche a segno il suo primo goal in Liga. La sua crescita con il club gli permette anche di disputare e vincere un Europeo under 21 con la selezione spagnola nel 2013 ed esordire con la nazionale maggiore nel settembre dello stesso anno.
PRESENTAZIONE TATTICA – José Ignacio Fernández Iglesias noto semplicemente come Nacho nasce come centrale difensivo, ma all’occorrenza in carriera si è spesso disimpegnato egregiamente anche nel ruolo di terzino sinistro. Fisico atipico da difensore centrale visti i suoi 179 centimetri per 75 kg circa di peso appare piuttosto ‘leggero’ per il ruolo, ma compensa ciò che perde in altezza e forza fisica con una discreta agilità e una buona velocità di base date da un baricentro basso uniti ad una buona qualità tecnica con la palla al piede che gli permette anche di avviare l’azione con criterio sia con il destro che con il sinistro. Brevilineo e scattante risulta utilissimo nell’uno contro uno contrapposto ad avversari che fanno della velocità il loro punto di forza, perde invece qualcosa nei duelli aerei come dimostra una percentuale di vittoria in questo fondamentale solamente di poco superiore al 50%. Come detto però nello scacchiere di Sarri potrebbe sia occupare il ruolo di centrale di sinistra come a Madrid, ma in caso di necessità anche da terzino sinistro di contenimento, ottima alternativa al più offensivo Ghoulam e al croato Strinic.
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NUMERI – Per quanto riguarda i numeri dello spagnolo, come già ampiamente detto sono in costante crescita stagione dopo stagione, ma arrivato a 26 anni è forse giunto il momento di cambiare aria per imporsi ad alti livelli. Fino a questo momento infatti il suo record di presenze in un anno risale alla scorsa annata ed è di 22 apparizioni per un totale non molto superiore ai 1000 minuti tra campionato e coppe. Nella stagione in corso, complici anche qualche acciacco fisico per i vari Pepe, Ramos e Varane ha trovato decisamente più spazio mettendo insieme fino ad ora 8 presenze in Liga, 5 in Champions League ed una in Copa del Rey per un totale in termini di minutaggio già di poco superiore rispetto al suo record stagionale. 2,38 la media di punti per partita con lui in campo nella Liga, mentre in Europa i punti a partita sono addirittura tre. Nelle gare di campionato è partito da titolare per 7 volte su 8 giocando per una sola volta da terzino sinistro, mentre in Champions i match da titolare sono stati 3 su 5 con due prove da terzino sinistro, una delle quali ha portato anche al suo primo e finora unico goal in stagione contro il PSG che a conti fatti è valso la vittoria finale. Difficile comparare le sue statistiche con quelle dei difensori del Napoli visto l’ampio divario in termini di minutaggio ma dai dati emerge una minore capacità nei contrasti aerei e un minor numero di tackle vinti, mentre nonostante l’ampio divario di presenze le palle intercettate sono ben 19. Sotto il punto di vista disciplinare Nacho ha collezionato 3 cartellini gialli. In conclusione lo spagnolo potrebbe essere la ciliegina sulla torta per l’assetto difensivo di Sarri sia nel mezzo che a sinistra grazie alla sua grande duttilità.