Giuseppe Rossi: “Fiorentina, torno. Ma prima salvo il Levante”
Dopo anni di sofferenze per via dei numerosi infortuni, Giuseppe Rossi ha deciso che vuole solo giocare. La voglia di calcare il campo con costanza ha prevalso su qualunque altra cosa, compreso l’amore per Firenze e per la Fiorentina, città e squadra che Pepito porta nel cuore. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il nuovo attaccante del Levante ha spiegato i perchè della sua scelta e ha specificato di voler tornare in viola più forte di prima.
CAPITOLO LEVANTE – Nonostante si tratti di una piazza piccola, l’arrivo di Giuseppe Rossi ha scatenato un entusiasmo senza precedenti nei tifosi, con tanto di tifoso storico in lacrime per l’emozione: “Si, è stata una bellissima sorpresa, c’erano moltissimi bambini, bello. Ma adesso speriamo di ripagare sul campo. Non vedo l’ora di giocare, sono venuto qui per questo. Subito scontro diretto con il Las Palmas? Partita da 6 punti. Lottiamo per la salvezza, le partite in casa si devono vincere sempre. Non so se giocherò subito. Io sono pronto, il ginocchio non mi preoccupa e ho una voglia enorme di dare una mano, di far uscire il Levante da questa brutta situazione. Ho visto alcune partite, siamo stati sfortunati, sono convinto che ce la faremo a salvarci. Perché il Levante? È stata la prima squadra a cercarmi e la vedevo come una bella soluzione: città e campionato che conosco bene e che mi piacciono un sacco. Qui come a Parma nel 2007? Beh, magari. Eravamo penultimi e arrivammo dodicesimi, il parallelo ci può stare, o almeno mi auguro: segnai tanto”.
FIORENTINA, ADDIO? – Indipendentemente dalla destinazione, a destare scalpore è stato l’atto della partenza da Firenze, una piazza che lo ha amato come pochi altri e dove sembrava essersi consacrato prima dell’ennesimo infortunio. Pepito Rossi non è andato via a cuor leggero, ma alla fine la voglia di giocare ha prevalso su tutto il resto: “Dispiacere? Tantissimo, molto molto molto. La Fiorentina per me rappresenta tanto, a Firenze ho comprato casa, sto benissimo con i fiorentini e con i tifosi viola che mi hanno sempre sostenuto, l’ho già detto e lo ripeto: ho un conto in sospeso con loro. Ho tanta voglia di giocare e di far bene in questi 4 mesi con il Levante e poi si vedrà cosa sarà del mio futuro con la Viola. Problemi con Paulo Sousa? No, lui ha fatto delle scelte pensando alla squadra e le cose stanno andando molto bene, giusto così. Bisogna dargli merito. Poi è normale che quando uno non gioca non sia contento. Io sono un tipo al quale se togli il calcio togli tanto. Non ero felice e ho dovuto per forza cercare una soluzione.
Parte della tifoseria viola ha preso malissimo l’addio di Giuseppe Rossi, tanto da arrivare a parlare di ingratitudine: “Mi dispiace che ci sia gente che possa pensare certe cose ma io dovevo ritrovare la felicità e il sorriso che mi sono mancati in questi ultimi mesi. Non potevo restare giocando poco. L’opportunità offertami dal Levante mi serviva anche a livello psicologico. Ora l’obiettivo è far bene qui e tornare a Firenze. Se ho sentito Conte? No, ma non vuol dire nulla, le cose bisogna meritarsele, la sua chiamata compresa. Per questo non vedo l’ora di dimostrare che sono capace di giocare col Levante e con la Nazionale. Ora ci vuole solo la continuità, fisicamente e mentalmente sono pronto. Il primo obiettivo è salvare il Levante e regalare emozioni a questa gente. Il secondo è divertirsi perché giocare a calcio è la cosa più bella del mondo. Per l’Europeo vedremo”.