Higuain-Dybala…E quindi uscimmo a riveder le stelle

Higuain-Dybala…E quindi uscimmo a riveder le stelle

Dybala Higuain

Higuain e Dybala come apripista e portabandiera per un rinnovato avvento dei top player in Serie A? Tutt’altro che impossibile.

I destini di Napoli e Juventus sono inevitabilmente incrociati in un campionato mai così equilibrato da anni: l’alta classifica genera mostri, molto spesso, e anche questa volta non è stata da meno. Gli “scherzi della natura” in questo caso si chiamano Gonzalo Higuain e Paulo Dybala: argentini di nascita, quasi italiani d’adozione, plasmati da sempre per dominare le aree di rigore avversarie, per trascinare. Forse per vincere.

Dopo tanti alieni all’estero, uno è sbarcato anche in Serie A: dopo due anni ottimi ma forse non al livello del prezzo di costi, El Pipita sta finalmente dimostrando come un uomo solo possa dominare un intero campionato, soggiogando senza problemi avversari ormai spogli di qualsiasi certezza difensiva. 21 gol in 21 partite, un rendimento assolutamente anomalo per un calciatore del nostro campionato: dai tempi di Toni alla Fiorentina non si vedeva in Serie A un bomber talmente prolifico da far sembrare tutti gli altri calciatori dei lillipuziani spaventati e troppo piccoli per opporre resistenza. Higuain è il centro di gravità permanente, il resto dei giocatori sta a guardare. O meglio, quasi tutti: forse non è ancora un marziano come il suo connazionale, ma Paulo Dybala studia sodo per diventarlo e i voti altissimi lo hanno consacrato secondo della classe. Spazzati via i dubbi e le paure della vigilia, il giovane attaccante è riuscito ad abbracciare la sua dimensione da predestinato, mettendo in scena il suo talento senza egoismo e rendendolo fruibile a tutti coloro i quali apprezzano il calcio nelle sfaccettature più tecniche del suo vivere. Ogni cosa, abbiamo idea, è irrisoria rispetto a quello che potrà accadere in divenire. E i piedi sorridenti e “scostumati” dei terribili ragazzi sudamericani non fanno che regalare gioie e speranze anche a tutto il nostro movimento pallonaro.

Sia chiaro: i Messi, i Ronaldo, i Neymar o i Suarez probabilmente non li vedremo mai in Serie A. I fattori economici contano fin troppo, così come l’esasperazione tattica da sempre presente tra le squadre del Bel Paese. Qualcosa, però, potrebbe cambiare: il percorso europeo delle italiane negli ultimi anni, allenatori sempre più carismatici, investimenti stranieri. Tutto, potenzialmente, fa brodo. Più di qualsiasi altro fattore, però, il calcio giocato è quello che conta maggiormente. “Mi piacerebbe giocare con Higuain/Dybala” significherebbe manifestare un desiderio che per ora resta recondito e segreto, ma che già dal prossimo anno potrebbe uscire allo scoperto al pari di una dichiarazione d’amore alla ragazza dei sogni: aspetti da un pezzo il momento giusto, e forse è arrivato. Anche perché l’amore, da sempre, cambia le carte in tavola. Da what if a riferimenti, da “lavori in corso” a ristrutturazione da record: La Serie A deve aver bisogno di Higuain e Dybala come loro hanno avuto necessità del nostro campionato. Uno scambio di favori che può portare ad un’unica strada: il successo condiviso. E chissà che, questo duello-dualismo pronto ad elettrizzare la seconda parte di campionato, non possa diventare un marchio di fabbrica della nostra Italia calcistica in futuro. Perché prima o poi dall’Inferno si doveva uscire. E le stelle, in questo momento, paiono decisamente più luccicanti di prima.