Inter, arrivano le rivali di sempre: lotta e sudore per la settimana più importante

Inter, arrivano le rivali di sempre: lotta e sudore per la settimana più importante

inter

Il gol a tempo scaduto di Kevin Lasagna, cuore nerazzurro che mai avrebbe sognato così il primo gol in serie A, non è stato sicuramente il modo migliore per l’Inter di aprire una delle settimane più importanti della stagione. Milan e Juventus sono storicamente le rivali per eccellenza e, affrontarle entrambe nel giro di 4/5 giorni, è un evento che può capitare una volta ogni decennio, e non è detto. Se al tutto aggiungiamo che solo una settimana fa i nerazzurri erano ospiti al San Paolo del miglior Napoli degli ultimi anni, la concentrazione e la tensione in casa Inter dovrebbe essere ai livelli massimi. Il modo in cui però Icardi e compagni hanno affrontato il secondo tempo della sfida contro il Carpi denota tutt’altro.

FONDAMENTA ABBATTUTE – Scarsa compattezza, reparti slegati, troppe disattenzioni difensive e pigrizia di tutto il collettivo. I secondi 5 minuti di domenica, a cui vanno aggiunti i 90 di Bergamo, hanno tremendamente minato quelle che erano state le fondamenta dell’Inter del girone d’andata. Una squadra arcigna, compatta in cui i singoli erano disposti a lottare l’un l’altro per raggiungere l’obiettivo. Ma allora l’Inter di fine 2015 è completamente scomparsa? Assolutamente no, anche perché proprio contro il Napoli aveva offerto una delle sue prove migliori.

MUSCOLI E PERSONALITA’ – Per queste due importantissime sfide ravvicinante, come ammesso dalla stesso Mancini alla vigilia, troverà quindi spazio chi ha mostrato già nel corso della stagione, e specie negli ultimi tempi, di avere quelle fame e quella predisposizione al sacrificio e al gioco di squadra che ha fatto grande l’Inter in avvio di campionato. Scontata e vitale la presenza di Handanovic tra i pali, i nerazzurri hanno assoluto bisogno di ritrovare la solidità di Miranda-Murillo. Se il brasiliano ha mantenuto costante il suo rendimento, il colombiano deve recuperare a tutti i costi le ultime deludenti prestazioni. Nuove sbavature in una settimana del genere potrebbero compromettere del tutto la sua stagione. In mezzo la personalità del “Comandante” Felipe Melo sarà indispensabile per il Mancio, insieme alla solidità e alla ‘garra’ di Gary Medel. Per un centrocampo, che ritornerà quasi sicuramente a 3, l’ultimo posto disponibile potrebbe andare a Geoffrey Kondogbia, preferito a Marcelo Brozovic. Il francese visto a Napoli può dare le giuste garanzie nei diktat voluti da Mancini, rispetto al croato che, probabilmente gli sta ancora davanti per mezzi tecnici ma ancora tanta anarchia tattica che smaltire.

JOJO SALE, MAURO SCENDE – Con Perisic e Ljajic certi delle riconferme sugli esterni, davanti è Mauro Icardi l’indiziato maggiore a perdere il posto. Mancini gli ha chiaramente puntato il dito contro nel post-partita di Carpi, oltre che per le occasioni mancate ma per quella mancanza di abnegazione e di sacrificio per il bene della squadra. Allo Juventus Stadium sarà Stevan Jovetic a guidare l’attacco nerazzurro, voglioso di dare continuità al gol del San Paolo e di conseguenza guadagnare la riconferma per il Derby di domenica.

Lotta e sudore, questo è quello che Mancini chiederà ai suoi ragazzi per la settimana dalle sfide per eccellenza. Risalita o inesorabile caduta: la stagione dell’Inter passa da qui.