Cornet, la perla nera del Lione: il gol al PSG è solo l’inizio

Cornet, la perla nera del Lione: il gol al PSG è solo l’inizio

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L’uomo copertina dell’ultimo turno di Ligue 1 è stato senza ombra di dubbio Maxwel Cornet, talento del Lione che rappresenta una eccezione nella politica della squadra dell’estroso presidente Aulas, visto che contrariamente ai tanti gioielli forgiati dalle giovanili del club lui proviene invece dal Metz. Il Lione ormai già da diverso tempo ha deciso di puntare giocoforza sulla produzione in serie di talenti da lanciare, dal momento che le entrate non sono più quelle degli anni d’oro che vedevano la partecipazione pressoché costante dell’OL alla Champions League, spesso e volentieri conseguendo parecchi complimenti e grandi prestazioni contro squadre più blasonate. Erano i tempi di Karim Benzema, tanto per fare un nome, il quale è finito poi con il diventare una delle stelle del Real Madrid. E quando le disponibilità economiche erano più cospicue di quelle di adesso, in rosa si veniva a creare un mix perfetto fra i campioni presenti (Malouda, Juninho Pernambucano, Abidal, Govou, Wiltord…) ed i più giovani (Pjanic, Gonalons, Ben Arfa, Kallstrom).

COMINCIAMO A CORRERE – Adesso l’eta media dell’organico del Lione si è notevolmente abbassata e tra gli elementi più esperti oltre ai vari Valbuena, Bakary Kone, Jallet, Morel, Bedimo e Mvuemba (tutti nati prima del 1985 tranne l’88 Kone) troviamo Lacazette, capitan Gonalons, l’ex romanista Yanga-Mbiwa ed portiere Anthony Lopes, nati tra il 1989 ed il 1991. Il grosso lo fanno i vari Tolisso, Fofana, Grenier, Rachid Ghezzal, Ferri, Umtiti, Benzia, Cornet ed il lungodegente Fekir (grave perdita la sua a causa di un pesante infortunio subito ad inizio stagione), quasi tutti del’94 all’anagrafe. E proprio Cornet ha saputo relativamente presto scalare posizioni nelle gerarchie della rosa diventando uno dei punti di forza dei Les Gones, in particolare dopo l’avvento di Genesio in panchina al posto dell’esonerato Hubert Fournier, con un consequenziale cambio di modulo dal trequartista più due punte vicine nel 4-3-1-2 al più frizzante e veloce 4-3-3 con gli esterni offensivi larghi, liberi sia di guadagnare il fondo che di stringere verso la porta avversaria. Accorgimento tattico questo che sta cominciando a fare le fortune del Lione, date le 5 vittorie più un pareggio in 9 partite con la nuova gestione, considerando che tre sconfitte sono arrivate tutte soltanto per 1-0.

CHE EXPLOIT – Di Cornet c’è da parlare solo in bene: nato il 27 settembre 1996 in Costa d’Avorio, il ragazzo si forma come detto nel Metz facendo tutta la trafila dal 2004 al 2012, approdando con grandi consensi in prima squadra dove però l’apprendistato è piuttosto lento alla luce di sole 23 presenze più un gol totalizzate in tre campionati. Il 15 gennaio 2015 il Lione pesca ad occhi chiusi dal club di Ligue 2 e se lo assicura per la modica cifra di 400mila euro, una inezia considerando il valore attuale di mercato di 3,5 mln (stima destinata a crescere ancora nel breve periodo). Cornet sfrutta al massimo le doti tecniche che un fisico slanciato come il suo consente di sfoderare, utilizzando il proprio metro e 79 cm di altezza ed i 69 kg di peso soprattutto nel gioco in velocità. E’ un elemento molto rapido, bravo ad aggredire gli spazi utilizzando tanto il sinistro (suo piede naturale) quanto il destro. L’allenatore Genesio negli ultimi due mesi lo ha mandato in campo indifferentemente tanto su una fascia quanto sull’altra, decidendo di puntare a seconda dei casi sulle sue capacità balistiche convergendo al centro col mancino o sulla bravura nel guadagnare il fondo per servire soprattutto Lacazette nel mezzo. E Cornet è diventato titolare non solo in Ligue 1 ma anche nelle altre competizioni stagionali, con in particolare 3 gol segnati in Coppa di Francia ed uno nella fase a gironi di Champions League. Cornet fa anche parte dell’Under 21 della Francia, con cui ha compiuto il proprio esordio ufficiale qualche mese fa. Per la prossima stagione pare già fuori discussione la sua titolarità e sembra certo che presto diventerà uno dei giovani più richiesti nel mercato europeo dai grossi club.