Gervinho: “Che delusione l’esonero di Garcia, non lo meritava”
Gervinho è stato uno dei diversi giocatori volati in Cina nell’ultima finestra di mercato. Il calcio asiatico, a suon di milioni, sta cercando di alzare il livello del campionato portandosi a casa tanti buoni elementi che hanno militato per anni nel campionato europeo. Per l’ivoriano ex Roma, oltre ovviamente alle ragioni economiche, ha contato molto anche l’allontanamento da parte della società giallorossa diGarcia, l’uomo che l’aveva lanciato ai tempi del Lille e l’aveva voluto fortemente nella capitale.
Gervinho ha raccontato un’intervista all’Equipe le sue ragioni per il passaggio al Hebei Huaxia: “L’esonero di Garcia ha fatto precipitare le cose. E poi non voglio mentire: il contratto che mi hanno offerto era enorme, otto milioni più bonus (ndr). Il progetto è interessante, l’Heibei vuole crescere”.
RUDI E’ PIU’ DI UN ALLENATORE – Una scelta quindi legata a due importanti fattori, quello ovviamente economico e l’esonero del padre putativo Garcia: “Sono stato sorpreso e deluso perché, secondo me, non c’erano motivi per cui non potesse finire la stagione. Nonostante tutto quello che si è detto, la squadra non era così male. Era ancora sufficientemente ben piazzata per arrivare a qualcosa. Rudi, per me, è più di un allenatore. È stato lui a battersi per farmi venire a Roma. Sarei potuto restare dopo la sua partenza, il club voleva tenermi, ma ho detto ai dirigenti che avevo bisogno di stare bene anche nella testa e quello non era più il caso. Per me, quando hanno messo fine al contratto di Garcia, lo hanno fatto anche con il mio. Non potevo più continuare”.
NUOVA VITA – “Ognuno ha la sua storia. Magari può non andare bene agli altri e andare benissimo a te. È chiaro che, sportivamente e culturalmente, non ha niente a che vedere con quello che ho conosciuto fino ad ora. Ma non avevo più né la motivazione né la voglia di restare in Europa. Anche se non posso dire non tornerò mai più, penso che la mia carriera europea sia finita. Ora ne ho iniziata una nuova in un altro continente”.