Iachini: “Ho cresciuto io Eder e Icardi, a San Siro a viso aperto”

Iachini: “Ho cresciuto io Eder e Icardi, a San Siro a viso aperto”

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Il tecnico del Palermo Beppe Iachini parla di Eder e Icardi, prendendosi in parte dei meriti sulla loro crescita calcistica.

Il suo Palermo ha bisogno di punti e risultati per cercare di non complicare la permanenza in Serie A: Iachini lo sa bene, e per questo dovrà affrontare la gara contro l’Inter con grosso piglio e un pizzico di coraggio. Non sarà facile, perché dopo la prestazione stratosferica contro la Juventus in Coppa Italia i nerazzurri hanno acquisito fiducia dei propri mezzi. Ma nel calcio, si sa, nulla è impossibile.

Alla vigilia del match, che si svolgerà domenica sera come posticipo, Iachini ha parlato degli avversari e ha rivendicato anche la crescita di due calciatori ora in nerazzurro da lui precedentemente allenati. Ecco le parole del tecnico, riprese da Goal.com: “L’importanza della partita di domenica è indubbia, contro l’Inter vogliamo giocarcela alla pari e dobbiamo affrontarli come se fosse una diretta concorrente. Settimana dopo settimana, stiamo recuperando fisicamente e mentalmente un gruppo che era alla deriva. A San Siro voglio giocarmela a viso aperto, perché queste sono partite dove anche due goal ti servono per pareggiare. Vazquez e Sorrentino saranno disponibili già da questo weekend. Entrambi sono stati recuperati, anche se Stefano non totalmente, ma dovrebbe essere nell’undici titolare. Eder e Icardi? A loro sono affezionato, li ho allenati e in un certo senso li ho… cresciuti anche io. La prima cosa che gli dirò? State bboni…Mauro lavorava tanto, era quotato e anche conosciuto: vedeva la porta ed era goal. Un giorno facemmo una partitella, la classica prima squadra contro la Primavera. La partita dopo lo misi in campo e segnò allo Juve Stabia. Direi equilibrato più che freddo. Ha piena convinzione nei propri mezzi, è sicuro di sé senza sfociare nella superbia: e questo l’ho sempre trovata una virtù. Che faccia strabene o faccia male, non si esalta e non si abbatte: ha forza interiore e grande stabilità interiore. Con Eder forma una bella coppia, complementare. Sa vedere la porta ma sa anche lavorare molto per la punta centrale e per la squadra”.