Sarri: “I commentatori sparano una cazzata a settimana”

La conferenza stampa del pre Napoli-Chievo ha regalato spunti interessanti, offerti dalle parole in libertà pronunciate da Maurizio Sarri. Il tecnico ha rispedito al mittente dubbi e critiche relative al presunto calo fisico palesato dalla squadra nell’ultimo mese, sciorinando numeri e dati che testimonierebbero l’esatto contrario:

“In alcune partite abbiamo fatto 29 occasioni contro 13, ma in Italia c’è la cultura di dire sempre che il problema è fisico. Con la Fiorentina abbiamo fatto 12mila metri a giocatore, secondo dato stagionale, vicini alla nostra migliore prestazione, 129 metri al minuto, la migliore della stagione, distanza a ad alta accelerazione 2554 la migliore stagione, potenza metabolica 11,98, nettamente la migliore stagionale, accelerazione sopra i 3 metri al secondo la migliore stagionale, quindi le opinioni si rispettano ma i numeri non si possono interpretare. Il problema è che non abbiamo finalizzato le occasioni create”. Una replicata piccata, animata da un certo risentimento verso una parte della stampa, a detta di Sarri poco obiettiva quando c’è da parlare di Napoli: “Mi dà fastidio quando si parla solo del risultato, non della partita. Con lo stesso tipo di gara se a Torino finisce 0-0 i commenti sarebbero stati diversi. Fa parte del gioco, c’è chi deve vendere i giornali, chi deve farsi vedere in tv, i commentatori fanno un bel mestiere, sparano una cazzata e poi una settimana dopo non la ricorda nessuno“.

Carico, forse troppo, in vista di un match importante che potrebbe restituire al Napoli la corona, almeno per una notte. Le domande dei cronisti presenti a Castelvolturno, però, non toccano l’argomento Chievo e Sarri, prima di andar via, conclude la sua “infuocata” conferenza stampa con l’ennesimo attacco rivolto alla stampa: “La preoccupazione è che se i miei giocatori la pensassero come voi saremmo morti, nessuno mi ha fatto una domanda sul Chievo”.