Giovinco vede l’Europeo: “Se farò bene Conte mi chiamerà”

Giovinco vede l’Europeo: “Se farò bene Conte mi chiamerà”

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Sebastian Giovinco nel suo Canada è un re: miglior giocatore della MLS nell’anno del debutto, il fantasista di Beinasco ha raccontato le sue impressioni alla Gazzetta dello Sport. “Cambiare squadra, Paese, lingua, l’ambientamento è sicuramente la parte più complicata del nostro lavoro – ha spiegato Giovinco alla rosea – e spesso non è immediato. Ecco, diciamo che mi ha sorpreso la velocità con cui sono riuscito a emergere. La MLS è un’esperienza da fare assolutamente e non soltanto perché per me è stato un anno favoloso. Si sta bene, non ci sono mai risultati scontati. Dunque, è un torneo spettacolare. Qui, poi, tutto lo sport Usa, non solo il soccer, vive per le settimane di playoff. Però da noi lascerei le cose come stanno. Meglio che ognuno mantenga le proprie tradizioni. Toronto è bella ed accogliente: Non me l’aspettavo. Sull’onda dell’entusiasmo di essere in un mondo nuovo, ho trovato solo cose positive. Nella vita fuori dal campo dell’Italia non mi manca niente. Professionalmente, forse l’atmosfera, la tensione e l’adrenalina che senti prima di una gara importante… Però non sempre. Il futuro? Per il momento non ho alcuna intenzione di muovermi da qui”.

Intervista incentrata anche sul prossimo Europeo, al quale Giovinco spera di riuscire a partecipare: “Ci penso. Qualcuno diceva che non ci sarei più tornato, invece qui ho fatto buone cose e sono stato richiamato. Il mister mi ha detto che non si pone limiti e dunque so che dipenderà da me meritarmi la convocazione. Durante le vacanze invernali ho pensato solo a riposarmi, perché non mi fermavo da un anno e mezzo. Prima disteso sulla spiaggia di Antigua, ai Caraibi, poi a Torino. E non sono neppure andato allo stadio: in famiglia siamo così numerosi che ho passato il tempo andando a trovare i parenti. Mi sono visto anche con Conte di sfuggita. Lo sfalsamento del calendario mi sembra irrilevante. Da oggi però mi rimetto in pista. Il mister ha già le sue idee, ma tre mesi di tempo sono sufficienti per fare dei cambiamenti. Ballottaggio con Zaza ed Immobile? Meglio essere in discussione, del resto è un po’ la mia storia. E mi ha fortificato. Che posizione prediligo? Se ci sarò e giocherò, il mister mi farà fare la seconda punta. Non sono stupito dalla Juventus, conosco la sua forza e sapevo che si trattava solo di una falsa partenza, che sarebbe tornata su. Nessun dubbio che Napoli e Fiorentina sono quelle che giocano meglio. Nel calcio però conta soprattutto vincere e la Juve ha qualcosa in più rispetto alle altre”.