Finalmente Montella e Cassano, Sampdoria al piccolo trotto
Il Verona di Delneri saluta le ultime chance di salvezza: contro la Sampdoria gli scaligeri sono apparsi decisamente troppo distratti. La vittoria a tutti i costi è un peso difficile da sopportare, e si è visto sulla gambe di Fares quando dopo undici minuti ha spalancato la strada a Quagliarella, sancendo poi il 2-0 che ha stroncato i sogni della squadra. Sostituito dopo appena mezz’ora, la prova del centrocampista classe 1996 da terzino sinistro è stata ai limiti del disastroso, non solamente per colpe sue. Avrà tempo per rifarsi. Ad essere distratto è stato infatti tutto il pacchetto arretrato dei padroni di casa, a partire dal rinvio sbilenco di Moras dopo appena cinque minuti: la squadra di Delneri ripartirà con ogni probabilità dal campionato cadetto alla ricerca di una rapida risalita. Se uno come Pazzini ha dichiarato di voler restare restare a Verona anche in B, le solide basi per una promozione il prossimo anno ci sono.
Detto questo vanno sottolineati i meriti della Sampdoria: dopo il cambio di panchina i blucerchiati erano sprofondati in una spirale di risultati negativi che li ha portati a lottare nella coda della classifica, tanto da avere preoccupazioni circa da rimonta arrembante di Carpi e Frosinone. Castigando per due settimane consecutive i ciociari e gli scaligeri la squadra di Montella si è portata a quota 31, ben lontana dalle preoccupazioni delle ultime posizioni.
I risultati sono arrivati tramite il gioco: finalmente Vincenzo Montella è riuscito ad improntare il calcio tecnico che piace a lui (anche se permangono troppi lanci lunghi, nella serata di ieri ben 23 contro i 13 del Verona), ma c’è ancora da lavorare molto. Antonio Cassano sta finalmente ritrovando la strada smarrita troppo a lungo: grandissima prestazione nella giornata di ieri, che oltre al gol l’ha portato ad essere una costante spina nel fianco per gli avversari. Quando gioca ai suoi livelli non ce n’è per nessuno. Il grande aiuto alla fase difensiva della Sampdoria è però arrivato dal mercato di gennaio: Fabio Quagliarella è l’attaccante pericoloso con continuità che mancava, il punto di riferimento centrale che l’eclettico Muriel non può essere. Lo stabiese, pur non rientrando in nessuna delle tre marcature, è stato preziosissimo: i primi due gol sono arrivati sulle ribattute di due sue iniziative. Adesso in casa blucerchiata si pensa a costruire per la prossima stagione, mettendo nel mirino un’Europa per la quale servirà più continuità rispetto a questa stagione.
Verona-Sampdoria, gli highlights del match