Reus, Lewandowski e Gotze: riflettori puntati ma Klassiker senza gioia

Reus, Lewandowski e Gotze: riflettori puntati ma Klassiker senza gioia

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C’era una volta un trio di calciatori che accompagnati da un grande talento e accomunati da una forte amicizia portarono il giovane Borussia Dortmund di Jurgen Klopp ad un passo dal tetto d’Europa con la finale di Champions League raggiunta e poi persa contro gli acerrimi rivali del Bayern Monaco nella stagione 2012/13. Proprio la magica annata ’12/13 fu l’unica in cui Marco Reus, Mario Gotze e Robert Lewandowski si ritrovarono a difendere i colori dello stesso club, il tutto con un’intesa scoccata praticamente subito e stroncata altrettanto presto dalla partenza proprio in direzione Baviera di Gotze. Il più giovane del gruppo infatti salutò col cuore in gola in particolare il gemello Reus con il quale aveva costruito un rapporto eccezionale dentro e fuori dal campo: il richiamo del Bayern fu però troppo forte e dopo aver pagato l’intero valore della sua clausola rescissoria di circa 37 milioni di euro il classe 1992, Mario, fece le valige e salutò quello che nella stagione successiva sarebbe stato solamente un dinamico duo.

MASSIMA INTESA – Come detto i tifosi del BVB potettero godere dei servigi del trio meraviglia solamente per una stagione dato l’addio prematuro di Gotze e l’arrivo solamente in quella annata del ‘Rote Rakete’ nato a Dortmund ma cresciuto a Moenchengladbach. Reus-Lewanbdowski-Gotze divenne così un tridente sinonimo di spettacolo e soprattutto goal, addirittura 71 grazie anche al massiccio lavoro del bomber polacco firmatario di ben 36 di queste marcature. Nonostante l’addio del terzo anello del gruppo l’intesa tra Reus e Lewandowski è rimasta comunque massimale e anche nell’annata successiva almeno dal punto di vista del gioco la macchina giallonera non perse di smalto tanto da attirare ancora una volta le mire del Bayern pronto ad assicurarsi anche la parte rimanente del tridente. L’impresa dei bavaresi riuscì però solamente con Lewandowski che a distanza di un anno fece i bagagli e raggiunse Gotze a Monaco. Il resto è storia recente con le soddisfazioni con la casacca del Bayern soprattutto per quanto riguarda il polacco, e la fedeltà massima di Marco Reus per i colori gialloneri anche nell’ultima e quasi disastrosa stagione targata Klopp, fino anche al rilancio definitivo ad alti livelli con Tuchel in panchina ed Aubameyang come nuovo gemello del goal.

DER KLASSIKER – Veniamo così al presente. Ieri pomeriggio infatti si è disputata la gara che poteva valere una stagione in Germania: Borussia Dortmund-Bayern Monaco, ‘Der Klassiker‘. La distanza alla vigilia della gara infatti era di 5 punti in favore della corazzata di Guardiola ma con una vittoria il BVB avrebbe potuto mettere la giusta pressione sui rivali. Così però non è stato ed il big match di Germania dopo un’oretta di gioco a ritmi elevatissimi, con molte occasioni da rete e tanto spettacolo, si è affievolito nella ripresa con ritmi blandi e condotti in porto sul pareggio senza troppi problemi dal Bayern. ‘Der Klassiker’ però è anche il confronto tra i tre assi che hanno fatto la storia recente del Dortmund: appunto Reus, Gotze e Lewandowski. Titolari come sempre il numero 11 di Tuchel e il bomber polacco di Guardiola, mentre Gotze come capitato spesso in una stagione maledetta per via degli infortuni non è ancora in condizione di affrontare un impegno simile e siede in panchina. Il primo tempo sembra sorridere all’ex Gladbach che prova ad impensierire in ripartenza con la sua velocità la retroguardia bavarese: a metà frazione ha anche sul piede la palla goal per il vantaggio ma si fa recuperare da Kimmich. E’ il primo segno di cedimento di una giornata non troppo felice a livello personale. Intanto sull’altro fronte il Bayern fa fatica a mettere in campo il suo solito gioco e Lewandowski si vede costretto a svariare su tutto il fronte d’attacco ancor più del solito senza trovare mai lo spazio giusto per una conclusione in porta. La ripresa come detto è caratterizzata da ritmi più blandi e soprattutto per l’esterno di casa la stanchezza si fa sentire, gli errori cominciano ad aumentare e Tuchel pensa bene di richiamarlo a se a 10 minuti dalla fine. Lewandowski rimane invece in campo sino al novantesimo ma le occasioni continuano a latitare e anche per lui la bocciatura in pagella risulta quasi inevitabile. Gotze? Il 23enne Mario si alza nella ripresa dalla panchina, comincia il riscaldamento e non disdegna qualche sorriso col compagno Rafinha. Le battute però non bastano e per lui il ritorno in campo proprio a Dortmund non si concretizza. ‘Der Klassiker‘ finisce 0-0 così come il confronto diretto per l’ex trio-meraviglia del BVB.