Inter-Palermo 3-1 in numeri: Icardi trascinatore
Inter-Palermo 3-1. Reduce dal successo – seppur vano – contro la Juventus in Coppa Italia, l’Inter di Mancini supera senza troppi patemi il Palermo di Iachini e avvicina la Fiorentina al quarto posto in classifica, staccando il Milan di quattro lunghezze. Per i nerazzurri in campionato è la seconda gara consecutiva in casa con 3 reti all’attivo, come non capitava da oltre 4 anni a questa parte. Sugli scudi il reparto offensivo, guidato da un Icardi coinvolto nel gioco di squadra, ispirato dall’estro di Ljajic e sostenuto dai polmoni di Palacio e Perisic. A fine gara saranno 11 le occasioni da rete create dalla banda Mancini, a fronte delle 7 di un Palermo che, a inizio ripresa, ha addirittura sfiorato un clamoroso pareggio dopo aver accorciato le distanze allo scadere del primo tempo. Passato lo spavento l’Inter ha ripreso a macinare gioco (64%-36% il dato sul possesso palla, 56% del quale passato nella metà campo rosanero) e chilometri (ben 111.216) con grande intensità, talvolta tramutata in frenesia (ben 54 palloni persi, 42 il Palermo), talvoltà in generosità (31 palloni recuperati a 21), ma sempre con grande attenzione (una sola ripartenza da recupero concessa alla squadra di Iachini).
Con Palacio “relegato” al ruolo di portatore d’acqua e uomo d’equilibrio (ma comunque autore di un assist), il compito di finalizzare la manovra nerazzurra spettava ad un ottimo Icardi, che ha consegnato ai posteri l’ennesima prestazione ” 1 tiro in porta 1 goal” e ha servito un ottimo assist. Bene anche Ljajic (in goal e sempre pronto ad inventare calcio) e ad un redivivo Perisic, che ripete la grande prestazione di coppa e chiude con una rete e ben 4 occasioni da goal, stesso numero di Vazquez, unico insieme al veterano Maresca (7 palle recuperate, come Medel, ma anche 6 perse) nel naufragio Palermo, cui non bastano le parate di Sorrentino per evitare una sconfitta che inguaia non poco i rosanero. Per il talento argentino naturalizzato italiano, un buon apporto anche in aiuto alla squadra (4 falli subiti) ma tante palle perse (7). A San Siro si è visto un Kondogbia più nel vivo del gioco: il francese ex Monaco ha recuperato un buon numero di palloni, 5, ma ha mostrato ancora una volta grandi limiti in fase di impostazione, con bene 11 palle perse, le stesse di Perisic, anche se entrambi hanno l’attenuante della grande intensità messa in campo (oltre 11 Km percorsi per entrambi).