Ferrero condannato a 22 mesi, ora scatta la decadenza

Ferrero condannato a 22 mesi, ora scatta la decadenza

PEGASO NEWSPORT MILANO/PRESIDENTI IN LEGA

Avrà sicuramente vissuto giorno migliori Massimo Ferrero, da quando nell’estate 2014 è diventato presidente della Sampdoria. Se da un lato la squadra di Montella sembra aver invertito la tendenza in campo, dopo aver centrato due vittorie consecutive, le cattive notizie arrivano dagli alti palazzi del calcio italiano. La Corte federale d’appello, su richiesta del presidente federale Carlo Tavecchio, ha sciolto ogni dubbio sulla sentenza di patteggiamento del patron blucerchiato a 1 anno e 10 mesi per il crac della compagnia aerea Livingston. Purtroppo per il presidentissimo Ferrero, in caso di condanne superiori ad un anno per determinati reati, anche se si tratta di patteggiamento, portano automaticamente alla decadenza da cariche societarie. Il numero uno blucerchiato ha adesso 15 giorni di tempo per impugnare la sentenza.

LA CONDANNA – Lo scorso 4 febbraio il Tribunale di Busto Arsizio aveva emesso la condanna di un anno e 10 mesi dopo il crac della compagnia area Livingston. Questo fu il commento di Luca Ponti, legale di Massimo Ferrero: “Si è conclusa oggi la vicenda del patteggiamento relativa al caso Livingston, che risale al 2009. Il Tribunale ha ritenuto prevalenti le attenuanti generiche a dimostrazione del fatto che Massimo Ferrero ha avuto un ruolo assolutamente marginale nell’operazione Livingston, tant’è che risulta a suo carico la pena minore fra tutti i patteggiamenti. Anche le conseguenze civili sono state definite con reciproca soddisfazione con l’autorizzazione del ministero. Non sono inoltre state erogate pene accessorie, né vi sono impedimenti di alcun tipo allo svolgimento delle sue attività imprenditoriali”.