Sarri in conferenza: “Higuain sta bene. Molti punti merito dei tifosi”

Sarri in conferenza: “Higuain sta bene. Molti punti merito dei tifosi”

Sarri

Ricomincia dal San Paolo la corsa allo scudetto del Napoli che ospita tra le mura amiche il Genoa di Gasperini vincente la scorsa settimana contro il Torino per 3-2. I partenopei sono invece reduci dall’1-0 di Palermo che ha permesso ai ragazzi di Sarri di rimanere in scia della Juventus lontana sempre 3 lunghezze. I bianconeri saranno di scena alle 15 di domenica nel derby contro il Torino, mentre gli azzurri scenderanno in campo alle 18, consapevoli del risultato dei rivali, proprio contro il Genoa. Da pochi minuti intanto è terminata la conferenza stampa di Maurizio Sarri che prima di tutto ha rassicurato sulle condizioni di Gonzalo Higuain: “Higuain sta bene, ieri ha fatto tutto l’allenamento. Era solo una contusione, sembra totalmente recuperato. La squadra sta piuttosto bene, ma siamo consapevoli di sfidare una squadra difficile che quando sta bene gioca aggressiva e con intensità. Loro stanno bene, hanno vinto 3 gare nelle ultime 4, sarà complicata come contro tutte le squadre di Gasp”.

SOGNI – Sarri continua sulla Juventus e sui sogni azzurri: “Dalla Juve non ci aspettiamo nulla, dobbiamo pensare solo alle 9 partite che ci mancano. Bisogna interpretarle nella miglior maniera possibile, non ci interessa come sono usciti dalla Champions. ll gruppo deve sognare, le motivazioni nascono dai nostri sogni. Se è un piacere essere allenati da me, lo stesso vale per me. Sono ragazzi straordinari, sono contento che si divertano perchè spesso ci si scorda che è un gioco. Lavorando si dà il 100%, divertendosi si dà il 101“.

Come già ampiamente detto in passato, Sarri ribadisce il suo malcontento per il campionato ‘spezzatino’: “Non mi piace, è antisportivo, bisogna partire tutti dallo stesso tempo e la contemporaneità sarebbe ideale. In Primavera nessuno vorrebbe giocare alle 12.30 e alle 18 e la Lega è stata poco attenta mettendocele. Alle 18 giochi in penombra ed è bruttissimo, alle 12.30 è un insulto al calcio e nessun giocatore ama farlo”.

NAZIONALE – L’ex empolese ha poi spostato il tiro sulle possibili convocazioni in nazionale di Insigne e Jorginho: “Sono felice di ciò che stanno facendo, poi spetta al ct chiamarli o meno e questo non mi interessa. Jorginho sta facendo un campionato straordinario, sente più suo questo ruolo ma alla base ci sono qualità sotto ogni punto di vista. Oltre ad essere un gran distributore di palloni ha una fase difensiva importante e, nonostante non abbia impatto fisico, è aggressivo. E’ la sua vittoria”.

FUTURO – Sarri usa poi un termine colorito per parlare del finale di stagione: “Penso alle 9 gare che mancano, questo finale di campionato mi ‘arrapa’ perchè contiene stimoli. Non penso a ciò che sarà tra un anno o 2. Dobbiamo meritarci di non aver rimpianti a fine stagione, stiamo dando tutto, ci piace sognare e al termine vedremo a cosa corrisponderà. Può anche darsi che sarà più di ciò che ci attendiamo o meno, ma quello che conta è la consapevolezza di finire avendo dato il 101%”.

ERRORI ARBITRALI – Chiaro anche sugli errori arbitrali: “E’ cambiato il mondo, oggi più uno urla e più è considerato. Credo che la nostra politica sia quella giusta, si nota un errore ma senza insistere e crearci chissà quale storia. Forse è il momento degli urlatori, speriamo finisca presto… Un episodio dura 5 secondi e finisce lì, come un goal sbagliato”.

EMPATIA – Chiusura dedicata all’empatia con ambiente e tifosi, fondamentali a detta di Sarri, e sulle condizioni di Regini e Grassi ancora non impiegati: “E’ un gruppo a cui sono fortemente affezionato, per quanto riguarda i tifosi credo che diversi punti ottenuti siano merito loro. Da tanti mesi sentiamo un connubio forte con la gente, c’è sintonia e questo ci dà forza e ulteriori motivazioni perchè è bello che anche loro sognino. Regini si sta inserendo bene, Grassi ha avuto la sfortuna di operarsi al ginocchio arrivando già dopo un ko a Bergamo. Stiamo cercando di recuperarlo come condizione fisica, ci tornerà utile nel futuro, ha grande prospettiva ma non si può caricare sulle spalle una responsabilità non giusta. Entro 2 anni sarà uno dei migliori centrocampisti italiani“.