Bologna, Di Vaio: “Psicologicamente scarichi ma vogliamo finire bene”
Testa e voglia di vincere possono fare la differenza, avendo talvolta la meglio su tattica e schemi. Il calcio non è una scienza esatta, ma le giuste motivazioni si traducono spesso in vittorie insperate, che sembravano non arrivare più. Ne sa qualcosa il Bologna, sconfitto ieri a Bergamo dall’Atalanta, capace di mettere fine a una crisi infinita (14 gare senza neanche un successo) e conquistare finalmente 3 punti pesanti in ottica salvezza; non farebbe una piega, se non fosse che la squadra di Roberto Donadoni sembra aver (legittimamente o meno) aver smarrito concentrazione e spirito, sentendosi appagata dopo aver virtualmente conquistato la salvezza e essere stata per lunghi tratti tra le migliori formazioni per rendimento.
8 partite senza vittorie e una sola rete segnata nelle ultime 5, possono bastare per la strigliata del tecnico e del club manager Marco Di Vaio, indimenticato bomber rossoblù. “La preoccupazione va focalizzata sul momento tecnico, è un momento diverso e va affrontata. C’è una flessione sopratutto mentale perché fisicamente non ho visto un calo. La squadra sta bene, ma psicologicamente stiamo pagando un po’. Non è un problema riguardante nuovi, vecchi o chi ha tirato la carretta, è un problema globale a tutta la squadra, del gruppo. Ci sono vari fattori che uno deve considerare, il fatto di aver tirato la carretta, l’essere virtualmente salvi o un momento di flessione normale dopo tanti sforzi. Ci sono tanti fattori da valutari e il mister lo sta facendo, di certo la pausa sarà utile in questo senso e arriva al momento giusto. Riattaccare la spina è complicato, ma il mister non permetterà questo perché non vuole finire sottotono o male il campionato. L’allenamento di stamattina non era previsto ma il mister ha voluto dare un segnale ai ragazzi. Ha voglia di fare bene fino in fondo e speriamo di poterlo fare”.