Dal fallimento alla promozione: il Piacenza torna tra i professionisti
Il declino, la lenta agonia, il fallimento e finalmente la rinascita con ritorno tra i professionisti sancito dopo il pareggio ottenuto ieri sul campo del MapelloBonate. Il Piacenza festeggia la promozione in Lega Pro (dove potrebbe ritrovare anche l’altra squadra della città, la Pro Piacenza) a quattro anni dal doloroso fallimento di uno dei club che hanno fatto la storia del calcio italiano, per anni protagonista in serie A, finito ai margini dopo esser stato umiliato da una serie di personaggi e vicissitudini che nulla hanno a che fare con lo sport.
E se l’11 giugno 2011, giorno della retrocessione nell’allora Serie C, i tifosi piacentini cantavano in lacrime “La nostra fede non retrocede” dopo il 2-2 sul campo dell’Albinoleffe, bisogna dare atto alla nuova proprietà dei fratelli Marco e Stefano Gatti di aver mantenuto la promessa. “Lega Pro in 3 anni” e pazienza se ne sono trascorsi quattro, l’espiazione dei peccati commessi in passato da alcuni suoi tesserati è compiuta e adesso si può guardare al futuro con più serenità. Dopo il fallimento sancito il 21 giugno 2012, ecco il ritorno nel calcio che conta, quella che per storia e tradizione compete a questa società. 83 punti conquistati, 19 di vantaggio sul Lecco secondo in classifica, miglior attacco e miglior difesa del girone B del campionato di serie D, trascinato dalla reti del bomber Marzeglia, il Piacenza ha ottenuto ciò che la città e i tifosi aspettavano e si meritavano da anni.
Strabiliante quello allenato da Gigi Cagni, capace di giocarsi la serie A nella stagione 1993/1994 facendo affidamento solo su giocatori italiani, protagonista in seguito grazie a gente rimasta nei ricordi dei tanti appassionati (da De Vitis a Piovani, da Luiso a Hubner). Molto meno il Piacenza in mano a Ficcadenti e Madonna, alternatisi nel campionato 2010/2011 alla guida della squadra poi retrocessa in C, tradito da alcuni dei suoi giocatori più rappresentativi come Gervasoni, Cassano, Rickler, Conteh, Catinali e Sbaffo (tutti più o meno coinvolti nella triste vicenda del calcioscommesse). Fortunatamente, da ieri, soltanto un brutto ricordo: il Piacenza è tornato.
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