Italia, il borsino degli attaccanti: Pellè in rialzo

Italia, il borsino degli attaccanti: Pellè in rialzo

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La Serie A è entrata nella sua fase clou che vede la lotta in testa tra la corazzata Juventus e il bel Napoli di Sarri con un complicato ma non impossibile inserimento dell’ottima Roma vista nelle ultime settimane sotto la guida di Luciano Spalletti. Tra sabato e domenica si giocheranno però le ultime gare di campionato prima di cedere il passo alla sosta per gli impegni della nazionale. Proprio la nazionale italiana suscita al momento ben più di qualche interrogativo con un Antonio Conte ormai ufficialmente lontano dalla panchina azzurra e un Europeo da giocare questa estate in Francia che vede più enigmi che certezze nello scacchiere tattico del ct. Conte e l’Italia infatti non scendono in campo dalle gare amichevoli di novembre contro Belgio e Romania che per giunta non diedero grosse indicazioni positive. La squadra è ancora in piena fase di costruzione e i dubbi aleggiano un po’ in tutti i reparti ad eccezione della difesa dove il blocco juventino sembra avere vita facile nelle scelte del tecnico. Per il resto invece l’alone di mistero rimane, con un centrocampo quasi composto ma ancora in costruzione e soprattutto un attacco dove le idee non sono mai state troppo chiare e dove a livello numerico si abbonda ma di stelle vere e proprie non se ne vede neanche l’ombra. L’attacco infatti sembra il punto interrogativo più grande ed impellente per questa Italia che a differenze delle scorse versioni della selezione azzurra pecca proprio per la mancanza di un top player nel ruolo di centravanti dove Conte fino ad ora ha alternato alcuni elementi presentando nelle ‘ultime’ uscite con una certa continuità i soli Pellè ed Eder. Le ultime gare amichevoli presentavano infatti nel pacchetto offensivo: Manolo Gabbiadini, Eder, Stefano Okaka, Graziano Pellè, e Simone Zaza senza contare El Shaarawy classificato sotto la voce ‘centrocampisti’.

AAA BOMBER CERCASI – In linea di massima gli attaccanti che vestiranno l’azzurro in Francia questa estate dovrebbero essere cinque tra seconde e prime punte, escludendo gli esterni. Se tra i fantasisti, gli esterni d’attacco e le seconde punte sembra esserci una gerarchia leggermente più delineata, nel ruolo di centravanti le cose sono in continua evoluzione con i numeri 9 azzurri in giro tra Italia, Europa ed America pronti a darsi battaglia per quella casacca. Partiamo proprio da Graziano Pellè, le cui quotazioni sono il leggero rialzo dopo l’ultima doppietta in Premier League che ha regalato 3 punti ai ‘Saints’ e al contempo sbloccato il suo score nel massimo campionato inglese bloccato addirittura da 19 partite ed ora a quota 8. Se Pellè come nello scorso campionato dovesse confermare la sua rinascita potrebbe seriamente candidarsi per un posto tra i mitici 23 soprattutto considerando la costanza di impiego che ne ha fatto il ct. Altro bomber che vive un buon momento personale è Stefano Okaka che è reduce da tre gare di fila a segno che ne hanno rilanciato le chance azzurre probabilmente più per le prossime amichevoli che per l’Europeo vista anche la difficoltà minore del campionato belga. Continuando a spulciare i nomi delle punte centrali impiegate da Conte incrociamo quello di Manolo Gabbiadini che con ogni probabilità dovrebbe pagare lo scarso impiego in quel di Napoli, al contrario di Eder che da quando è entrato nel giro azzurro non ne è più uscito nonostante una fase di calo con la maglia dell’Inter dopo un bel girone d’andata con la Samp. Proprio dalla Samp arriva l’ultima clamorosa candidatura, quella dell’esperto Fabio Quagliarella, anche lui in buona forma e ritrovato in blucerchiato; complicato comunque un suo innesto nel gruppo Italia. Da valutare invece la condizione al rientro dall’infortunio della sorpresa Leonardo Pavoletti autore di ben 10 reti in 17 presenze in questa Serie A e vero trascinatore del Genoa prima del problema fisico che lo ha mandato KO. A breve il rientro in rossoblu ma a penalizzarlo ci potrebbe essere la scarsa esperienza a livello internazionale oltre al fatto che si tratterebbe di un inedito con la maglia azzurra. Veniamo ora ad un altro trio di belle speranze made in Italy: parliamo di Simone Zaza, Ciro Immobile e Mattia Destro. Per quanto riguarda quest’ultimo le sue prestazioni con la maglia del Bologna dopo l’avvio complicato sono state abbastanza costanti anche a livello realizzativo come dimostrano le 8 reti in Serie A ma un infortunio procurato proprio in questi giorni lo dovrebbe tenere fuori circa un mese condizionandone forse la visibilità. A chiudere il quadro c’è poi quella che è stata definita dallo stesso Immobile come la ‘coppia ignorante’, prima accoppiata d’attacco dell’era Conte, accantonata per diverso tempo, in particolare dall’addio all’Italia di Immobile ma che potrebbe ritornare prepotentemente in auge. Zaza infatti ha proseguito la sua maturazione volando direttamente dall’attacco del Sassuolo a quello della Juventus: l’unica pecca della sua stagione è il minutaggio non esaltante ma l’incisività a gara in corso e la media-reti ne fanno un candidato più che valido. Sette reti stagionali per lui tra campionato e coppe tra le quali spicca quella che sta virtualmente decidendo il campionato negli ultimi secondi della sfida contro il Napoli. Immobile invece dopo altri sei mesi di panchine e sofferenza in Liga ha pensato bene di rilanciarsi nella sua Torino dove a suon di goal (già 5 in 11 partite) sembra essere tornato sui suoi livelli come testimoniano anche le ultime due bellissime marcature a Marassi di domenica. Salgono quindi le quotazioni di questi ultimi due centravanti pronti a sfidare in particolare la concorrenza di Pellè. Difficile infine fare affidamento su un Balotelli apparso ancora una volta la fotocopia sbiadita del se stesso che fu.

ITALIA, LA FANTASIA? – Come detto nel computo dei 5 attaccanti però ci dovranno essere almeno un paio di seconde punte; data quasi per certa la presenza del polivalente Eder, resta da capire quali sono gli altri candidati. Non convocato nelle ultime uscite ma senza ombra di dubbio il più attivo e decisivo della stagione in corso: parliamo del napoletano Lorenzo Insigne finalmente esploso con indosso la casacca partenopea. 12 goal stagionali ne fanno uno dei candidati più seri ad una maglia per l’Europeo, considerando anche che degli attaccanti citati solamente Okaka ed Eder hanno realizzato di più. Potrebbe però non pensarla così Antonio Conte che ha impiegato pochissimo il fantasista azzurro in virtù anche di un ruolo non troppo simile a quello ricoperto nel Napoli considerando lo scacchiere del ct che in caso di 3-5-2 potrebbe trovare difficoltoso collocare Insigne che resta comunque con ogni probabilità il miglior interprete nel ruolo di esterno d’attacco e seconda punta. El Shaarawy come detto potrebbe essere annoverato nella folta lista di centrocampisti che comprende anche esterni di centrocampo e che difficilmente almeno per le amichevoli imminenti potrebbe fare a meno di un ‘Faraone’ in stato di grazia dal suo ritorno in Italia. Suggestione complicata ma non impossibile invece quella di rivedere Sebastian Giovinco con la casacca dell’Italia: ‘The Atomic Ant’ ha vissuto in MLS la sua miglior stagione della carriera vincendo in un sol colpo sia la classifica marcatori che quella di assist-man ma la lunga sosta e il livello piuttosto basso del torneo potrebbero penalizzarlo. Lo stato di forma dell’ex juventino è però impressionante come dimostra il fresco ritorno in campo di queste settimane e non è da escludere che possa essere la vera scommessa di Conte per il pacchetto offensivo. Discorso a parte meritano infine Giuseppe Rossi e Antonio Cassano al 99% tagliati fuori ma forse i talenti più limpidi dell’attuale Italia con Insigne per quanto riguarda il ruolo di seconda punta. Quasi impossibile vederli in nazionale considerando l’età avanzata del secondo e i troppi guai fisici dell’italo-americano che ha però ritrovato se stesso a Levante. In Liga infatti sembra essere nuovamente nel giardino di casa e si sta impegnando al massimo per salvare i valenciani.