Italia, Conte: “Ora mi sento in un garage, ho voglia di cambiare”
Antonio Conte, ct della Nazionale, ha parlato in conferenza stampa pochi minuti fa. Ecco le sue dichiarazioni:
DECISIONE – “Ho comunicato la decisione a Tavecchio che è stato il primo a volermi qui. Mi era stata chiesta chiarezza ed era giusto avvertire il presidente dopo aver preso la mia decisione. Ho voluto fare chiarezza, ma il contratto scadeva. Volevo essere chiaro sul proseguimento e sul fermarsi dopo l’Europeo. Non è un addio al calcio italiano, qui ci sono cresciuto e qui ci ho giocato e vinto. Mi ha insegnato ad ottimizzare i rapporti. E’ un’esperienza straordinaria, fantastica. Ho sempre invidiato gli allenatori che hanno rappresentato l’Italia. Mi è dispiaciuto vedere che in questi due anni veniva fatta una cosa con o per Antonio Conte o non con o per la Nazionale. Tutto quello che veniva fatta per il popolo italiano e non per me. Anche se capisco che alcune cose vengono dette perché fa più appeal”.
PREMIER LEAGUE– “Ho preso questa decisione ad ottobre dopo la qualificazione agli Europei. Sarà stata la felicità e la soddisfazione per la crescita dei ragazzi…In quel periodo ho valutato se c’era la possibilità di cambiare però dopo sono passati altri quattro mesi ed è stata veramente dura. Stare quattro mesi senza fare nulla…Ho avvertito una difficoltà da questo punto di vista. Bisogna capire dove si è felici: io qui sono entusiasta ma mo sento in garage. La parola Chelsea non è un tabù ma potrei pronunciare anche squadre italiane. Vediamo cosa riserva il futuro, vediamo cosa c’è di bello all’estero o in Italia. “Non dovevo dire al Presidente la mia prossima destinazione. Sono stato un po’ combattuto prima di prendere questa decisione perché quando inizi a lavorare con un gruppo che ti trovi bene poi diventa difficile salutare. E’ molto ambito da calciatori, allenatori. E’ un campionato molto interessante e l’ho detto anche in precedenza. Il campionato inglese insieme a quello spagnolo sono molto interessati sotto ogni punto di vista. Ho sempre allenato in Italia e non ho mai nascosto la mia voglia di confrontarmi con campionati futuri e prima o poi accadrà”.
ENTUSIASMO – “Ho tanta voglia e questo appuntamento di giugno mi eccita molto. Ci lavoriamo da due anni e sono molto carico. Ribadisco che sono esperienze che possono capitare una sola volta nella vita. Per me è un grandissimo orgoglio ancora essere ct. Sento grande responsabilità ed è inevitabile che questo accada. Abbiamo costruito un grande gruppo di lavoro: con l’essere squadra e con il lavoro possiamo ridurre il gap con Nazionali più forti”.
CRITICHE – “Viviamo in situazioni dove c’è spesso mancanza di trasparenza. Ma la chiarezza, correttezza e trasparenza pagano. Tutto finisce ma devo guardare le persone in faccia che incontrerò nuovamente. Io l’ho sempre fatto anche se a volte sono andato in contro ad alcune critiche”.
SPAGNA E GERMANIA – “Abbiamo lavorato tanto e abbiamo ottenuto anche degli ottimi risultati. Nel bene o male oggi si viene con grande voglia a vestire la maglia azzurra anche da parte di chi si era perso in questo periodo. C’è un gruppo di calciatori che sta crescendo, ma bisognerà proseguire nel lavoro. Abbiamo un settore giovanile che ha fatto progressi importanti e con l’Under 21 siamo in testa al girone. La data del ritiro ancora non l’ho comunicata perché spero che possa cambiare. Avevo deciso di dare 6-7 giorni di riposo ai calciatori. L’impegno con la Spagna è duro”.
CT – “Bisogna essere obiettivi e dire che ci sono momenti e momenti. Il ct è un’incudine, lo è stato Prandelli e lo sarà anche il prossimo. Dispiace perché eravamo partiti con altri propositi ma poi abbiamo fatto come i gamberi. Rispetto quello che dice il presidente ma non me ne faccio una ragione. Ho avvertito una difficoltà da questo punto di vista. Bisogna capire dove si è felici: io qui sono entusiasta ma ora sento in garage.