Bombe Bruxelles: annullata Belgio-Portogallo, a rischio le altre
34 morti, oltre 200 feriti. Questi i numeri (in continuo aggiornamento) devastanti del duplice attacco terroristico di stamattina a Bruxelles. Un vero e proprio sussulto che ha risvegliato l’Europa a distanza di appena quattro mesi dai tragici fatti di Parigi dello scorso novembre. Esplosioni in combinata, prima all’aeroporto di Zaventem e successivamente nelle stazioni della metropolitana di Maelbeek e Schuman, in prossimità del quartiere dove sono ubicati i centri istituzionali della Comunità Europea.
BRUXELLES A FERRO E FUOCO Forte la reazione dell’opinione pubblica in tutti i paesi dell’Europa e non, con molti opinionisti che, fin dalle prime ore, stanno scomodando paragoni con l’episodio dell’11 settembre del 2001 – attacco alle Torri Gemelle di New York – soprattutto per il modus operandi degli attacchi, non perpetrati attraverso atti di guerriglia o soft target, quanto più simile ad un progetto ben strutturato che ha visto l’uso di ordigni di ben altra caratura rispetto a quanto visto nella capitale francese.
L’UEFA intanto non resta a guardare e detta la linea post-Bruxelles: a breve sarà convocata una riunione di emergenza per rivedere il calendario delle amichevoli in programma durante la sosta pasquale; il governo belga ha proclamato il lutto nazionale per le prossime 72 ore, prontamente annullata Belgio-Portogallo, sulla falsa riga di quanto era già stato fatto in occasione di Belgio-Spagna dello scorso anno. Sul tavolo della Federcalcio europea non ci sarebbero però solo e soltanto le fasi di avvicinamento di Euro 2016, tutt’altro, i vertici governativi nazionali passeranno in rassegna anche eventuali decisioni relative alle misure di sicurezza da mettere in pratica in occasione della manifestazione continentale, nelle ultime ore sta infatti prendendo corpo anche l’idea di un eventuale stop o cambio di data degli Europei. Nei prossimi giorni saranno rese note le decisioni prese da parte della UEFA che, di qui in avanti, dovrà fronteggiare il ritorno di fiamma del terrorismo soprattutto sotto il profilo mediatico.
Stefano Mastini Follow @StefanoMastini1