Calcioscommesse: Conte, processo a rischio slittamento

Calcioscommesse: Conte, processo a rischio slittamento

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Periodo dalle tante evenienze per Antonio Conte, appena ieri arrivavano le sue parole sul possibile addio alla panchina dell’Italia post Euro 2016, quest’oggi invece sorge qualche dubbio sulla potenziale data del processo per calcioscommesse che si sta dibattendo a Cremona, come illustrato dal Corriere dello Sport nell’edizione odierna a firma di Andrea Ramazzotti.

SLITTAMENTO Rischia di slittare di una settimana, dal 4-5 all’11-12 aprile, il rito abbreviato richiesto e ottenuto dal ct Antonio Conte nel processo sul calcioscommesse a Cremona. Dipenderà dall’intervento del pm Di Martino che ieri, nella seconda udienza a lui “riservata”, ha parlato per 5 ore. Il magistrato prenderà la parola anche oggi e, solo se concluderà la sua illustrazione dei fatti e dei reati contestati agli imputati, dopo Pasqua, il 4 e il 5 aprile il gup Beluzzi celebrerà i 7 riti abbreviati. In caso contrario, Di Martino andrà avanti anche nelle 2 date fissate ad inizio aprile e l’abbreviato per l’ex allenatore della Juve, il suo vice Alessio e gli altri andrà in scena 7 giorni più tardi. Di fatto non si tratta di un ritardo che può creare problemi di nessun tipo visto che la sentenza arriverà prima degli Europei al termine dell’ultima “puntata” dell’udienza preliminare (probabilmente il 10 maggio se non si arriverà a una conclusione il 21 aprile come inizialmente ipotizzato) con un dispositivo che conterrà i patteggiamenti, i riti abbreviati e i nomi delle persone rinviate a giudizio. Beluzzi è orientato a una discussione piuttosto… snella durante il rito abbreviato e non sarà necessario troppo tempo anche se in occasione per esempio di Albinoleffe-Siena, il match per il quale è stata contestata a Conte l’accusa di frode sportiva, il pm illustrerà anche la posizione degli altri indagati coinvolti in questo match. Di Martino ieri ha depositato 80 memorie difensive, praticamente una per ognuno degli indagati (esclusi coloro che hanno scelto l’abbreviato e quelli che hanno raggiunto un accordo per il patteggiamento). In tutto si tratta di 2.400 pagine di atti perché il pubblico ministero ha aggiunto una memoria sulla competenza territoriale che lui attribuisce a Cremona (ha citato una sentenza della Cassazione su calciopoli e Moggi) e una sul centinaio di incontri finiti in questi anni d’indagine nel mirino degli inquirenti”. (fonte Corriere dello Sport)

 

 

Stefano Mastini