Tavecchio chiama, Di Biagio risponde: “Pronto per la Nazionale maggiore”

Tavecchio chiama, Di Biagio risponde: “Pronto per la Nazionale maggiore”

Gigi-Di-Biagio

Tavecchio chiama, Di Biagio risponde. Quando ieri il presidente della Federcalcio aveva auspicato un tecnico federale come successore di Antonio Conte per la panchina della Nazionale, in molti avevano pensato si riferisse proprio all’attuale selezionatore dell’under 21, concentrato suoi prossimi impegni che vedranno gli azzurrini impegnati nelle gare di qualificazione al prossimo campionato europeo di categoria contro Irlanda e Andorra.

“Essere accostato alla Nazionale maggiore mi inorgoglisce. Sarei ipocrita a dire che non mi farebbe piacere, mi sentirei pronto, però queste sono valutazioni che non spettano a me. Allenare la Nazionale e allenare un club è tremendamente diverso, uno vorrebbe fare troppe cose per il poco tempo che ha a disposizione. In questo senso le parole di Antonio sono naturali, nella sua testa ci sono tantissime idee”. Per la prima volta dunque dall’annuncio di Conte dell’intenzione di lasciare la carica di ct dopo gli Europei di Francia, Di Biagio esce allo scoperto in conferenza stampa, dando  così adito alle voci di un possibile avvicendamento sulla panchina più ambita dai tecnici di casa nostra.

45 anni il prossimo 3 giugno, l’ex centrocampista di Foggia, Roma, Inter e Brescia ricopre il ruolo di commissario tecnico dell’under 21 dal 2013, quando era subentrato a Devis Mangia. Dopo aver vinto il girone di qualificazione, l’under 21 ha però fallito l’assalto al titolo di campione d’Europa venendo eliminata dopo la fase a gironi, nonostante figurasse tra le favorite per la vittoria finale. Di Biagio ha così rischiato l’esonero, salvo poi ottenere la riconferma da parte del presidente Tavecchio e rimettersi al lavoro per conquistare il pass in vista della prossima manifestazione continentale in programma nel 2017. La bontà del lavoro svolto con giocatori come Rugani e Bernardeschi, convocati dalla Nazionale maggiore, potrebbe dunque garantirgli un futuro da ct, stando proprio all’identikit tracciato dai vertici federali (vista anche la promessa di un ingaggio ben al di sotto degli standard degli ultimi anni).