Toni: “L’Italia non ha attaccanti di livello internazionale come me”
Luca Toni, attaccante dell’Hellas Verona ad un passo dalla Serie B, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni del quotidiano tedesco “BILD” in cui ha parlato, tra le tante cose, anche dell’attuale Nazionale italiana. Ecco le sue dichiarazioni:
ITALIA – “L’Italia non ha attaccanti abituati a giocare a livello internazionale, capaci di reggere una grande pressione. E’ una situazione deprimente, servirebbe gente come Totti, Inzaghi, Del Piero o me. Contro la Germania vedremo però una grande prova, le gare contro i tedeschi sono sempre speciali”.
SALVEZZA – “Farò di tutto per riuscire nel miracolo. Poi, fra due o tre mesi deciderò se smettere o se continuare. Per il momento non lo so. Però sono consapevole del fatto che i gol sono la mia vita. Gol, gol e ancora gol. Finita la carriera continuerò a giocare con gli amici. Almeno non dovrò più correre tanto e potrò stare in area pronto a buttare in rete ogni pallone”.
GUARDIOLA – “Io e lui siamo amici, mi ha detto che ha deciso di provare una nuova esperienza dopo tre anni per allargare i suoi orizzonti. Può anche lasciare vincendo il triplete, il precedente del 2013 fa ben sperare”
ANCELOTTI – “Migliorare questa squadra sarà difficile, ma lui è uno che ha vinto ovunque ha allenato. Lo adorano tutti i suoi giocatori, anche quelli che giocano poco”.
RECORD LEWANDOWSKI – “Guardiola mi ha parlato di Robert e mi ha detto che è un professionista serio. È uno che lavora e vive 24 ore al giorno in funzione del Bayern. Per questo non sono arrabbiato per il fatto che mi ha scippato il record: se lo è meritato. Per lui oggi è più facile di quanto lo fosse per me. Quando c’ero io il Bayern non era quello attuale, il club era all’inizio del percorso di crescita. Nella corsa al titolo di capocannoniere ha il vantaggio di giocare in una squadra perfetta”.