Nainggolan pensa da trequartista, ecco la rivoluzione spallettiana
Quelle di Radja Nainggolan sono caratteristiche non facili da trovare in un calciatore moderno: grandi capacità a livello difensivo, autonomia praticamente infinita, un buon piede e tanta caparbietà che lo rendono uno dei centrocampisti più interessanti del panorama mondiale. Con l’avvento di Spalletti sta vivendo una nuova (vecchia) vita calcistica: il belga gioca in maniera molto elastica, alternandosi fra trequartista e mezzala con grande maestria. Il suo ruolo ricorda molto quello di Simone Perrotta nella prima Roma di Spalletti, un giocatore in grado di garantire equilibrio ed un buon apporto in fase realizzativa, anche se mai in doppia cifra.
Il numero 4 giallorosso ha segnato tre reti in questo campionato, arrivate tutte dopo l’avvento di Spalletti con il cambio di mansioni ma, soprattutto, di mentalità prima che di spostamento di posizione. Per Nainggolan il ruolo di trequartista non è un unicuum: ha già giocato alle spalle di due punte a Cagliari con fortune alterne. Contro l’Inter il Ninja si è posizionato più avanzato rispetto alla coppia Keita-Pjanic nel primo tempo, poi con l’uscita dell’ex Barcellona è arretrato a fare da spalla al bosniaco: il gol di sabato, arrivato nella seconda frazione, non è frutto dunque della posizione in campo ma dell’atteggiamento nei confronti della partita che è cambiato.
Nella precedente gestione targata Rudi Garcia, soprattutto in quest’annata, il centrocampista belga ha giocato spesso con compiti difensivi più che offensivi, mentre Spalletti è riuscito a trasmettergli il giusto cambio di mentalità: come spiegato dal mister di Certaldo nel post gara lui vuole una squadra che faccia la partita a costo di sbagliare, e la forza con cui Nainggolan ha attaccato l’area avversaria in occasione della rete del pareggio è frutto proprio di questo tipo di richiesta. Anche quando non gioca propriamente sulla trequarti (è capitato raramente anche nella gestione Spalletti) il numero 4 giallorosso affronta la partita con mentalità propositiva: anche quando non gioca da trequartista il Nainggolan 2.0 v. Spalletti pensa da trequartista.