Presidente Carpi: “Ho sbagliato ad esonerare Castori”

La vittoria nello scontro diretto contro l’Hellas Verona ha permesso al Carpi di agganciare il Palermo fermo a 28 punti. Gli emiliani sono pienamente in corsa per una salvezza che avrebbe dell’incredibile considerando le risorse interne e l’inizio zoppicante che aveva portato all’esonero di Fabrizio Castori, il tecnico della storica promozione. Il presidente Stefano Bonacini è ritornato sull’episodio ed ha ammesso di aver commesso un errore “Indietro non si può andare, sono fatalista, inutile pensarci. Ma lui doveva restare, è un uomo azienda, uno di noi. Ho fatto un errore, l’importante, ma questo vale nella vita di tutti i giorni, è accorgersi di aver sbagliato. Mi sono fidato di Sogliano, un dirigente esperto, che ha scelto di cambiare dopo un inizio terribile. Ha chiamato Sannino, che conosceva bene, ma non c’è stata la scossa. In generale, Sogliano aveva idee troppo diverse. Sono arrivati e andati via oltre una decina di giocatori che non erano adatti al nostro calcio: pressing, corsa, aggressività, dedizione al lavoro quasi maniacale. Ci possiamo salvare con gli uomini della B: a Verona solo Belec e Cofie non erano con noi l’anno della promozione”.
Per il presidente del Carpi il traguardo però è ancora lontanissimo “Non abbiamo fatto ancora niente, la strada è lunga. Sono nel calcio da 7 anni, non mi era mai capitata una situazione del genere. Di solito lottavamo per vincere un campionato. La partita della svolta è stata il pari in casa del Torino, col rigore parato da Belec. Sarebbe stata una sconfitta immeritata, che avrebbe avuto conseguenze terribili sulla classifica e il morale. E invece è stato il segnale della svolta”.
Sempre a La Gazzetta dello Sport Bonacini ha analizzato la sua rosa e fatto un bilancio provvisorio della stagione: “E’ stato un anno stressante per una piccola realtà: abbiamo rinforzato la società, che ha retto l’urto con la categoria. Abbiamo sfidato a testa alta club con bilanci 5-6 volte maggiori del nostro. Lasagna deve stare tranquillo e non preoccuparsi se fa panchina. Non siamo abituati a vincere col centravanti che fa 20 gol. Mbakogu sta facendo un campionato dispendioso, ogni volta tiene impegnati 3-4 difensori. Il gioco del Carpi è usurante, richiede grinta e sacrificio. La squadra è serena, non ha bisogno di essere caricata. Non ho parlato ai ragazzi in questi giorni, ho seguito l’allenamento di venerdì ma sono rimasto zitto”.