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Fattore campo o effetto Simeone. Chiamatelo come volete, la sostanza è che c’è un dato incontrovertibile legato ai successi dell’Atletico Madrid di Diego Pablo Simeone. Quando gioca in casa, al Vicente Calderon, la squadra del Cholo ha una marcia in più. Da quando l’argentino è sbarcato nella capitale spagnola, sul campo dei Colchoneros si sono duvuti arrendere praticamente tutti i colossi del calcio, soprattutto in campo Europeo. Dal Barcellona al Real Madrid, passando per Milan e Chelsea, fino al Bayern Monaco sconfitto ieri sera grazie alla prodezza di Saul. Strappare qualcosa più di un pareggio al Calderon in Champions League è qualcosa di veramente vicino all’impresa. Mdc ha raccolto dei dati a sostegno di questa tesi.

EFFETTO SIMEONE – Che Diego Pablo Simeone abbia conquistato di diritto un posto nella storia dell’Atletico Madrid lo dicono i successi ottenuti alla guida dei biancorossi, sia in campo nazionale che internazionale. L’Europa League e la Supercoppa Europea vinta travolgendo il Chelsea, cui vanno aggiunti una Coppa di Spagna. una Supercoppa e, ciliegina sulla torta, la Liga 2013/2014, senza dimenticare la Champions League sfiorata lo stesso anno. I numeri del Cholo parlano chiaro: 256 partite alla guida dell’Atletico, 162 vittorie, 52 vittorie e 42 sconfitte, numeri di gran lunga migliori rispetto alle 256 partite disputate dal club della capitale spagnola prima del suo arrivo. Prendendo in esame lo stesso parziale infatti, i successi scendono a 115, i pareggi salgono a 58 e le sconfitte, 83, quasi raddoppiano. L’allenatore argentino ha costruito gran parte dei suoi successi tra le mura amiche, come dimostra un dato clamoroso riguardante le gare casalinghe del suo Atletico: su 125 gare disputate infatti, in ben 74 occasioni, ovvero il 59,2%, la porta dei Colchoneros è rimasta inviolata. Ancora più esaltanti i numeri del Cholismo in Champions League: 17 gare disputate al Calderon con un bilancio di 13 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta, patita quest’anno nella fase a gironi contro il Benfica, e porta inviolata in ben 14 occasioni (82,3%). Non solo, il numero delle sconfitte scende a zero se si prende in considerazione la sola fase ad eliminazione diretta, con il solo Kakà – nel 2013/2014 – in grado di gelare il Calderon dopo la fase a gironi, per un totale di 4 reti incassate nei 17 match di Champions League disputati sino ad ora (oltre alla marcatura di Kakà, le due del Benfica quest’anno e una dallo Zenit nel 2013-2014).

NUMERI DA FINALE – I numeri sorridono all’Atletico e a Simeone anche in ottica passaggio del turno in questa edizione della Champions League. La vittoria ottenuta contro il Bayern Monaco nella gara d’andata apre la strada ad una serie di dati incoraggianti per il club spagnolo. Negli ultimi 30 anni infatti, solo in un’occasione una squadra è stata eliminata dopo aver vinto la prima partita in casa per 1-0 (il Chelsea nel 2007, k.o contro il Liverpool ai rigori) mentre in generale nelle ultime 8 stagioni lo 0-1 della semifinale d’andata è stato rimontato una sola volta. Un unicum che potrebbe inquietare i tifosi dei Colchonerso, tanto quanto l’alta percentuale  (71,5%) di rimonte del Bayern partendo da questa situazione: 5 volte su su 7 il club bavarese ha rimontato lo 0-1 in trasferta nella fase ad eliminazione diretta, con le uniche eccezioni del Milan nel 1990 e del Real Madrid nel 2014. In caso non dovesse riuscire nell’impresa, ai tifosi dell’Atletico farà piacere ricordare che nei due precedenti Milan e Real Madrid alzarono poi la coppa.
Ci sono altri dati che confortano i tifosi spagnoli: dal 1982 una squadra tedesca non ribalta uno 0-1 contro una squadra spagnola senza bisogno dei supplementari (Kaiserslautern-Siviglia del 1982), mentre le ultime 3 squadre spagnole che hanno vinto per 1-0 la gara d’andata in casa contro una tedesca, hanno vinto anche la gara di ritorno in Germania. Per concludere, nelle coppe europee l’Atletico Madrid ha difeso con successo la vittoria per 1-0 dell’andata in 6 occasioni su un totale di 9. L’ultima squadra a rimontare questo risultato ai biancorossi è stata l’OFI Creta nel 1993, in Coppa Uefa (0-1;2-0).

 

 

 

Mariaclaudia Catalano

Giornalista pubblicista, inviata d’assalto classe ‘89, una vita in radio e al tg, content editor per vocazione. Convertita al SEO non posso più farne a meno

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