@Mdc, Aglietti: “Pavoletti voleva spaccare il mondo, Pillon cambiò il ruolo a Barzagli”

@Mdc, Aglietti: “Pavoletti voleva spaccare il mondo, Pillon cambiò il ruolo a Barzagli”

(fonte foto: empolifc.com)
(fonte foto: empolifc.com)

Alfredo Aglietti, attuale tecnico della Virtus Entella, ha fatto esordire tantissimi giovani che oggi sono arrivati a vestire la maglia della Nazionale. Da Viareggio ad Empoli, l’ex attaccante del Napoli è stato il primo allenatore tra i professionisti di Lorenzo Tonelli e Leonardo Pavoletti. Inoltre, nella stagione 2000-2001 è stato compagno di squadra di un giovanissimo Andrea Barzagli e dell’attuale guida tecnica della Juventus Massimiliano Allegri. Aglietti si racconta in esclusiva ai microfoni di maidirecalcio.com, ecco le sue dichiarazioni:

TONELLI – “E’ migliorato tantissimo. L’esperienza che ha acquisito in questo periodo tra Serie B e Serie A lo ha aiutato moltissimo. Ai tempi di Empoli era un ragazzo che aveva grandi doti, ma che doveva migliorare sotto alcuni punti di vista: ora l’ha fatto e si è ritagliato uno spazio importante. Sono contento per lui perché è un ragazzo serio e che ha voglia di migliorarsi. Ritrova Sarri che sa quello che vuole e sarà facilitato nell’inserimento. L’Empoli, dal punto di vista della crescita dei talenti, è una società all’avanguardia: quella squadra era composta da tanti giovani come lui, Saponara, Signorelli e Fabbrini. Penso che il Napoli faccia un ottimo acquisto prendendo Tonelli. Gli errori ad inizio carriera? Frutto della poca esperienza, io ho avuto tanta pazienza perché così si lavora con i giovani. Le qualità si vedevano già allora, le sue caratteristiche migliori sono la forza, l’esplosività e la velocità”.

PAVOLETTI – “Anche lui è un ragazzo straordinario. Nel 2008 arrivò a Viareggio dall’Armando Picchi, squadra di Serie D, e aveva voglia di spaccare il mondo. Purtroppo per lui a metà anno ebbe l’epatite virale che lo fiaccò per quasi tutta la stagione, ma alla fine si rivelò determinante per arrivare al secondo posto fondamentale per la promozione del Viareggio. E’ un centravanti importante, ero convintissimo che sarebbe arrivato a questi livelli. Ha perso un po’ di tempo a Sassuolo rimanendo alle spalle di Zaza e di Berardi in una squadra fortissima. Cambiando aria e con tanta fiducia a Genova sta facendo cose importanti. L’episodio della sostituzione? In una partita in cui l’avevo inserito a circa mezz’ora dalla fine era davanti al portiere ma in posizione defilata e, invece di servire il compagno che avrebbe fatto gol, calciò in porta. In quel momento gli volevo far capire che contava più il bene della squadra, non quello personale e così lo sostituì. Sono cose che alla fine insegnano, dopo quell’episodio ha imparato sicuramente. Con i giovani bisogna usare il bastone e la carota: loro hanno bisogno di essere coccolati in certi momenti, ma in altri bisogna fargli capire determinate cose”.

PELAGOTTI – “Ad Empoli gli diedi fiducia  in 8-9 partite, poi quell’anno ebbe delle difficoltà a reggere la pressione e quindi ci fu un leggero appannamento. Successivamente ha fatto qualche esperienza in Lega Pro e adesso sta facendo molto bene in Serie A, comunque è un ottimo portiere”.

ALLEGRI E BARZAGLI  – “Con Allegri ci sentiamo spesso, siamo amici. Per quanto riguarda Barzagli già si vedeva che sarebbe esploso: a Pistoia faceva il centrocampista, fu Pillon a impostarlo come difensore centrale”.